La proteina Spike del virus Sars-CoV-2 è cruciale per il suo legame con le cellule umane e per l’ingresso nel corpo. Le mutazioni nella Spike possono influenzare la trasmissibilità del virus, la gravità della malattia e persino l’efficacia dei vaccini. L’accumulo di mutazioni nella Spike ha suscitato preoccupazioni tra gli scienziati, poiché potrebbe comportare cambiamenti significativi nel comportamento del virus.

In Italia, l’ultima relazione del Ministero della Salute, datata 18 agosto, fornisce dati importanti sulla situazione epidemiologica. Nella settimana dal 10 al 16 agosto, sono stati registrati 5.919 nuovi casi positivi, evidenziando un calo del 4,4% rispetto alla settimana precedente. Il numero di decessi è diminuito a 56, rispetto ai 67 della settimana precedente.

Una nuova variante Covid con pochissimi casi noti, ma molte mutazioni è stata rapidamente classificata come “variante sotto monitoraggio” dall’Organizzazione mondiale della sanità. Per questo, il virus potrebbe subire cambiamenti significativi nel suo comportamento. 

Secondo quanto riferito da diversi media americani e britannici, la nuova variante, chiamata BA.2.86 e soprannominata 'Pirola' dai cacciatori di varianti sui social media, ha più di 30 modifiche di amminoacidi alla sua proteina spike rispetto alla sottovariante BA.2 di Omicron, secondo il dott. Jesse Bloom del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle (fonte CNN). Il fatto che l’Oms l’abbia designata una "variante sotto monitoraggio" implica che i Paesi sono tenuti a tracciare e segnalare le sequenze che trovano. «Sono necessari ulteriori dati per capire se la variante sarà pericolosa o meno con le sue numerose mutazioni», ha affermato l'Oms.

La variante è stata individuata dagli scienziati in Israele. La Danimarca ha riportato tre sequenze. Altre due sequenze sono state segnalate rispettivamente negli Stati Uniti e nel Regno Unito.



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