Non siamo ancora a quanto avvenne alla Homestead Steel Works di Pittsburgh con lo scontro armato tra lavoratori in sciopero e agenti della Pinkerton, ma in Italia i conflitti associati al mondo del lavoro sembrano radicalizzarsi sempre di più ogni giorno che passa.

Così, dopo l'aggressione alla Zampieri di Tavazzano dove una "squadraccia" in perfetto stile fascista ha aggredito un presidio di lavoratori senza che la polizia, nonostante fosse presente, intervenisse, questa mattina è stato assassinato un sindacalista della logistica, Adil Belkadim - 37 anni, italiano di origini marocchine coordinatore del Si Cobas di Novara, padre di due figli - travolto e ucciso da un camion davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate.

Adil stava partecipando ad un picchetto nel giorno dello sciopero nazionale della logistica, quando un camion ha volontariamente forzato il blocco dei lavoratori e, dopo averlo investito trascinandolo per una decina di metri, è fuggito senza prestare soccorso. L'autista è stato fermato poco dopo dai Carabinieri.

Così ha commentato l'accaduto l'USB, in una nota: 

Nulla deve fermare la catena del valore, nulla deve ritardare le consegne e l'accumulazione, questo è il messaggio che arriva dai cancelli del deposito Lidl di Biandrate, Novara, questo il messaggio che il governo dell'unità nazionale, della totale sottomissione ai diktat dell'unione europea ci consegna.Non ci si ferma neppure davanti ad un lavoratore che partecipa ad un picchetto in occasione di uno sciopero generale della categoria convocato proprio per contrastare e respingere la violenza padronale e rispondere all'aggressione da parte di guardiani prezzolati dal padrone nel Lodigiano solo qualche giorno fa e che ha mandato all'ospedale gravemente ferito un lavoratore che protestava contro i licenziamenti.È evidente che è in corso un'escalation della risposta padronale e statuale alla ripresa del conflitto contro lo sfruttamento, le morti sul lavoro, il sistema degli appalti e della precarietà. Il nuovo attacco al diritto di sciopero proprio nel settore della logistica che stanno predisponendo proprio in queste ore ne è una conferma definitiva.A questa escalation va data una risposta di lotta generale determinata e unitaria. USB, nell'esprimere la propria incondizionata solidarietà alla famiglia di Adil, al SiCobas e a tutti i lavoratori impegnati nelle lotte in corso invita tutti propri militanti e tutte le strutture a mobilitarsi immediatamente in tutto il Paese.

Così il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra: È un fatto di una gravità inaudita la morte del sindacalista di 37 anni, padre di due figli, investito stamattina durante un presidio sindacale davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate, nel Novarese insieme ad altri due lavoratori feriti. Siamo profondamente vicini alla famiglia di questo nostro collega. Autorità giudiziaria e Forze dell'Ordine dovranno fare piena chiarezza perché è davvero intollerabile quello che è accaduto. Ora basta. Nel settore della logistica si stanno consumando episodi continui di violenza, di intimidazione e di inciviltà che riportano indietro nel tempo le relazioni industriali nel nostro paese. La Cisl condanna fermamente questo clima di ostracismo nei confronti della libera attività sindacale in particolare in un settore dove in molti casi perdura una situazione selvaggia di sfruttamento dei lavoratori, di mancato rispetto dei contratti, dei diritti e delle tutele fondamentali.

Dal mondo della politica il vicesegretario del Pd Peppe Provenzano dichiara:Adil Belakhdim è il sindacalista Cobas che, nel corso di una manifestazione, è stato travolto e ucciso da un camion che ha forzato il blocco del presidio all’esterno del magazzino investendo i lavoratori. È successo questa mattina nell’area logistica di Biandrate, a pochi chilometri da Novara. Non si può morire per difendere i propri diritti sul posto di lavoro. Siamo vicini alle lavoratrici e ai lavoratori che legittimamente esercitavano il loro diritto a manifestare, e ci uniamo nel cordoglio alla famiglia e agli amici di Adil.

Queste le parole della senatrice Loredana De Petris di Liberi e Uguali:L'omicidio del coordinatore del Si Cobas di Novara Adil Belakhdim, travolto e ucciso da un camion che voleva forzare il presidio di fronte alla Lidl di Biandrate, è un orrore tragico al quale tutta la politica deve reagire immediatamente con massima fermezza. Non si può tollerare che i presìdi vengano attaccati da squadracce come è successo a Lodi la settimana scorsa o che gli operai che protestano vengano uccisi come è successo oggi a Novara. Non siamo negli Usa degli anni '30 e non permetteremo che ci si arrivi. È dovere del governo intervenire subito con il massimo rigore per impedire che le aggressioni si ripetano. Alla famiglia, agli amici e ai compagni di Adil vanno la mia più completa e commossa solidarietà e un forte, partecipe abbraccio.

E dai sempre sorridenti promotori del sovranismo, difensori del popolo fino ad arrivare a definirsi i veri eredi del PCI? Nulla da dire.


Fonte immagine: USB, Unione Sindacale di Base