Papa Francesco all'Angelus odierno:"Come vedete, nella Piazza è stato innalzato l’albero di Natale e il presepe è in allestimento. In questi giorni, anche in tante case vengono preparati questi due segni natalizi, per la gioia dei bambini… e anche dei grandi! Sono segni di speranza, specialmente in questo tempo difficile. Facciamo in modo di non fermarci al segno, ma di andare al significato, cioè a Gesù, all’amore di Dio che Lui ci ha rivelato, andare alla bontà infinita che ha fatto risplendere sul mondo. Non c’è pandemia, non c’è crisi che possa spegnere questa luce. Lasciamola entrare nel nostro cuore, e tendiamo la mano a chi ha più bisogno. Così Dio nascerà nuovamente in noi e in mezzo a noi".
Giorgia Meloni un paio di giorni fa:"Mentre i negozi chiudono i porti aprono, mentre gli imprenditori soffrono gli scafisti festeggiano, mentre agli italiani viene impedito a Natale di passare da un Comune all’altro, agli immigrati si vuole favorire il passaggio da un continente all’altro".
È chiaro che entrambi non possano parlare dello stesso Natale. E su chi, tra i due, abbia torto, qualche idea me la sono fatta...