Bari, rotonda sul mare. Con uno sguardo all'altra sponda del mediterraneo, Papa Francesco e i capi delle Chiese delle comunità cristiane del Medio Oriente si sono riuniti per una preghiera ecumenica per la pace in Medio Oriente.

«Lì è venuto a visitarci il Signore, "sole che sorge dall’alto" (Lc 1,78). Da lì si è propagata nel mondo intero la luce della fede. Lì sono sgorgate le fresche sorgenti della spiritualità e del monachesimo. Lì si conservano riti antichi unici e ricchezze inestimabili dell’arte sacra e della teologia, lì dimora l’eredità di grandi Padri nella fede. Questa tradizione è un tesoro da custodire con tutte le nostre forze, perché in Medio Oriente ci sono le radici delle nostre stesse anime.

Ma su questa splendida regione si è addensata, specialmente negli ultimi anni, una fitta coltre di tenebre: guerra, violenza e distruzione, occupazioni e forme di fondamentalismo, migrazioni forzate e abbandono, il tutto nel silenzio di tanti e con la complicità di molti. Il Medio Oriente è divenuto terra di gente che lascia la propria terra. E c’è il rischio che la presenza di nostri fratelli e sorelle nella fede sia cancellata, deturpando il volto stesso della regione, perché un Medio Oriente senza cristiani non sarebbe Medio Oriente.»

Per porre l'attenzione sulla sorte dei cristiani in Medio Oriente Papa Francesco ha voluto così riunire tutti i capi delle Chiese cristiane che, a loro volta, hanno accettato l’invito.

Ed a Bari erano presenti tutti: il patriarca ecumenico Bartolomeo I, il metropolita Hilarion del Patriarcato di Mosca, Tawadros II, patriarca greco ortodosso di Alessandria, Ignazio Aphrem II, patriarca siro-ortodosso di Antiochia.



A leggere la preghiera, in italiano, è stato Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. E dopo la recita del Padre Nostro, a cui ha seguito un momento di silenzio, il Papa e i capi religiosi delle Chiese cristiane in Medio Oriente hanno acceso la lampada uniflamma con le due coppe che la alimentano che rappresentano l’una la Chiesa d’Oriente e l’altra la Chiesa d’Occidente.

«Insieme desideriamo accendere oggi una fiamma di speranza. Le lampade che poseremo siano segno di una luce che ancora brilla nella notte. I cristiani, infatti, sono luce del mondo (cfr Mt 5,14) non solo quando tutto intorno è radioso, ma anche quando, nei momenti bui della storia, non si rassegnano all’oscurità che tutto avvolge e alimentano lo stoppino della speranza con l’olio della preghiera e dell’amore. Perché, quando si tendono le mani al cielo in preghiera e quando si tende la mano al fratello senza cercare il proprio interesse, arde e risplende il fuoco dello Spirito, Spirito di unità, Spirito di pace.»

Dal lungomare di Bari, il gruppo dei leader religiosi è salito su un pulmino per raggiungere di nuovo la basilica di San Nicola, dove si era ritrovati già in mattinata per venerarne le reliquie. Attorno ad un tavolo, oltre a pranzare, hanno parlato della presenza dei cristiani in Medio Oriente, delle migrazioni e del ruolo che le religioni possono svolgere per la pacificazione di queste terre.