Da Palermo a Milano tanti minorenni vivono di pistole , scommesse, spaccio, rapine.

Gli piace sparare, entrano nelle case ad intimidire le persone, a 16 anni si vantano di saper usare le armi. Vivono ai margini della realtà, sospesi tra i sogni di potere della violenza.

Questa è l’Italia dei bambini, capeggiati per pochi euro da un futuro boss... quello che noi chiamiamo bullo.

Dall’inizio del 2018 sono finiti in centri di recupero 160 minorenni, 200 in comunità, 145 in istituti penali... accusati di rapine, spaccio, in alcuni casi anche di omicidio.

Si scava sempre nelle famiglie e troviamo che i ragazzi arrivano da situazioni dove la criminalità è normalità, cresciuti nei quartieri dove la mafia è bella, dove il padre è un piccolo boss, fratelli e sorelle sono in carcere. Arrivano dai quartieri dello spaccio, dove la polizia "fa schifo" ed i ragazzi non vanno piùin là della terza media.

Si sentono dentro un video giocO, dentro una fiction, arma in pugno e canna puntata al volto...

Questa è la situazione dei rafgazzi in alcune zone dell'Italia. Siamo tutti colpevoli se permettiamo ai giovani di riempire le loro vite con violenza e guadagno facile.

Loro sono il futuro non possiamo lasciarli soli.