Sul giornale economico francese La Tribune è uscita qualche giorno fa l’analisi effettuata dal “groupe de réflexion” Mars, che include una trentina di esperti di vari settori.

La loro attenzione si è concentrata sulle falle che presenta il sistema europeo per il sostegno finanziario degli armamenti all’Ucraina. Secondo i francesi, il cosiddetto Strumento Europeo per la Pace (EFP) sarebbe stato sfruttato da alcuni Paesi per rinverdire le attrezzatture militari dei propri eserciti.

In particolare la Polonia sarebbe stata particolarmente abile ad utilizzare a proprio favore i vantaggi insiti in questo sistema. Varsavia è riuscita anzitutto a farsi bella di fronte all’opinione pubblica europea cedendo subito a Kiev carri armati e persino aerei.

Il problema è che le sue donazioni consistevano di vecchie armi sovietiche. Poi grazie ai finanziamenti dell’EFP ha ordinato l’acquisto dei nuovi tank americani Abrams. E qui il problema è che ha fatto uscire i soldi dall’Europa, non essendo tenuta a fare acquisti da produttori continentali.

E i soldi non erano soltanto i suoi, ma soprattutto erano quelli messi nella cassa comune dai tre principali contributori: Germania, Italia e appunto la Francia. Il gruppo Mars definisce questo sistema “parassitario”, un’Europa che mangia sé stessa.