Nella giornata di ieri Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio ha ventilato l'ipotesi che per quest’anno si possa non ritornare sui banchi di scuola, facendo però ricorso alla didattica a distanza... anche in estate.
“Tra giugno, luglio e agosto - ha detto in un'intervista - infatti, i ragazzi potranno mantenere il rapporto con la scuola. I docenti, che vorranno collaborare, potranno dare l’input ai ragazzi che poi, con i materiali selezionati a disposizione, andranno avanti con lo studio.
Potremmo utilizzare anche il sito dell’Indire: possiamo inserire lì gli argomenti, divisi per classe e ordine di studio. Dobbiamo creare una sorta di biblioteca del sapere, per i nostri studenti, affinché non vadano a cercare su internet senza una guida, rischiando di incappare in bufale e fakenews. Gli studenti non devono subire il contraccolpo di una situazione mai avvenuta prima dal dopoguerra a oggi”.
Una didattica a distanza quindi con modalità diverse da quelle utilizzate oggi al posto delle attività in presenza.
In audizione al Senato, la ministra Azzolina ieri ha dichiarato: "Si tornerà a scuola se e quando, sulla base delle indicazioni degli esperti, le condizioni lo consentiranno".