Sono tre le bottiglie presentate a Milano da Castello di Montecavallo, antichissima tenuta piemontese, che ha deciso di rilanciare la propria produzione passando proprio dalla città meneghina, grazie anche al supporto dell'agenzia Anam Communication e a un'attenta serie di degustazioni in alcune fra le bottiglierie più caratteristiche milanesi.
Protagonista Tommaso Incisa della Rocchetta, cuore e mano dietro al brand di Castello di Montecavallo, un territorio conosciuto in ambito vitivinicolo fin dal 1200 e un'etichetta in produzione dal 1830, in grado di immettere sul mercato 9mila bottiglie all'anno in totale ma che, nel prossimo futuro, prevede di aumentare la propria produzione anche grazie all'espansione del territorio coltivato a viti.
Le tre etichette presentate sono state: Aralcader, Coste della Sesia Doc Nebbiolo, un Nebbiolo in purezza, il cui nome vuole essere un ringraziamento a Clara Reda,
matriarca della famiglia e pittrice che firmava le sue opere appunto con l’anagramma del suo nome, Aralcader.
Cajanto, Coste della Sesia Doc Rosso, un blend Nebbiolo (70%) e Vespolina (30%), espressione di due delle uve tipiche del Nord Piemonte, primo vino dell'azienda a essere messo in commercio dai primi anni Duemila, così denominato dal modo in cui, da bambina, Chiara Reda, madre degli attuali proprietari, pronunciava la parola “Montecavallo”.
Indero, Coste della Sesia Doc Rosato, un rosato di Nebbiolo in purezza il cui nome sono le iniziali del cognome dei due fratelli Incisa della Rocchetta a celebrazione del
primo vino fatto insieme.