I Ministri dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, dello sviluppo economico Stefano Patuanelli e del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, hanno firmato oggi [venerdì 9 ottobre, ndr] il decreto di costituzione della Newco per il trasporto aereo.

“La Newco rappresenta il primo passo verso la costituzione di un vettore di qualità capace di competere sul mercato internazionale. Poniamo le basi per il rilancio del trasporto aereo italiano, attraverso la scelta di manager di primo livello e grande competenza in grado di elaborare e attuare un piano industriale solido e sostenibile”, dichiara il Ministro Gualtieri.“Nasce oggi la nuova compagnia aerea di bandiera, in netta discontinuità con il passato e che dovrà giocare un ruolo da protagonista sul mercato europeo e internazionale. Si tratta di una grande operazione industriale al servizio del Paese, a sostegno della competitività delle nostre imprese e per il rilancio del turismo italiano”, commenta la Ministra De Micheli.“La grave crisi economica provocata dalla pandemia ci permette oggi di pensare a un concreto rilancio della nostra compagnia di bandiera. In un contesto di mercato quasi azzerato abbiamo la possibilità di consentire un serio sviluppo industriale nazionale nel settore del trasporto aereo”, dichiara il Ministro Patuanelli.“Abbiamo bisogno di una compagnia di bandiera che aiuti l’Italia a ripartire. Con la nascita della Newco siamo di fronte ad una sfida ambiziosa, che occorre necessariamente vincere per dotare il Paese di un vettore aereo competitivo e qualificato, che valorizzi le professionalità e le competenze che in questo settore abbiamo da sempre espresso”, afferma la Ministra Catalfo.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da Francesco Caio (presidente), Fabio Maria Lazzerini (amministratore delegato) e dai consiglieri Alessandra Fratini, Angelo Piazza, Lelio Fornabaio, Frances Vyvyen Ouseley, Simonetta Giordani, Silvio Martuccelli e Cristina Girelli.

Il collegio sindacale è composto da Paolo Maria Ciabattoni, Giovanni Naccarato, Marina Scandurra, Gianfranco Buschini e Serena Gatteschi.


Quello sopra riportato è il comunicato diffuso dal ministero dei Trasporti in cui si annunciala costituzione della nuova azienda che prenderà in carico Alitalia, le sue rotte, i suoi aerei, il suo personale... e che dovrà decidere che tipo di compagnia aerea dovrà diventare, considerando la concorrenza attuale, soprattutto dei vettori low cost, sulle tratte a corto raggio e su quelle, più remunerative, intercontinentali. Se poi aggiungiamo il momento attuale collegato alla pandemia che ha colpito in modo gravissimo, più di altri tutto, il settore del trasporto aereo, allora la missione della newco appena costituita non appare più tanto come molto difficile, ma addirittura come quasi impossibile.

Dopo i due precedenti e disastrosi tentativi di far rinascere Alitalia, questa è la terza ripartenza della compagnia di bandiera che, come già sottolineato, avviene nel momento peggiore possibile.

La nuova società (si chiamerà Alitalia Ita), che avrà una dote di 3 miliardi  dal decreto Rilancio che si aggiungeranno ai 10 miliardi già spesi dal 2008 per tenere in piedi la vecchia compagnia, adesso dovrà vedersela con il via libera di Bruxelles, con la commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager che dovrà valutare se l’operazione possa essere configurata o meno come un illegittimo aiuto di Stato, e, soprattutto, con quello dei sindacati che non vorranno sentir parlare di esuberi, mentre già in questo momento sono 7mila i dipendenti  in cassa integrazione.

E per capire che aria tiri da quella sponda, queste le parole del segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito: “Bene la firma del decreto per la partenza Newco e le nomine del CdA che esprimono anche competenze del settore, ma permane la preoccupazione per la complessità della situazione e per i 7mila lavoratori in cigs”, ricordando anche che “per rendere operativa l’azienda serviranno diversi mesi e nel frattempo si continuano a bruciare risorse, si cancellano voli e la compagnia è praticamente ferma. Siamo già in ritardo e la situazione, ogni giorno che passa, diventa disperata e se non si interviene tempestivamente l’operazione di salvataggio potrebbe essere tardiva con il rischio della perdita del lavoro per i dipendenti di Alitalia e dell’indotto”.

E queste quelle del segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia: “Era ora che arrivasse il decreto di costituzione della Newco di Alitalia. Da questo momento inizia una nuova epoca e non bisogna sbagliare mosse a partire dall’elaborazione di un piano industriale ambizioso, che auspichiamo di conoscere al più presto”.