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Zelensky, guerra e Sanremo: sarebbe ora di smettere e parlare di pace | Il parere di Saro Grimani

Parliamoci chiaro, il personaggio Zelensky, non è più quello simpatico di un anno fa, l’aggredito che difende il suo popolo da eroe, lo dimostrano le mille polemiche che infiammano in questi giorni, per la sua annunciata apparizione al Festival di Sanremo, lo dimostra il parere dell’opinione pubblica, stanca di veder chiedere sempre più armi all’Occidente e sempre meno discorsi di pace o tregua.

Abbiamo chiesto allora il parere di Saro Grimani, artista, che con le sue opere spesso ha parlato di guerra e libertà di stampa.

La pace è un ideale che tutti desideriamo, ha dichiarato Saro Grimani, ma che spesso sembra impossibile da raggiungere, soprattutto in tempi di guerra. Tuttavia, ci sono passi concreti che possiamo intraprendere per avvicinarci alla pace, anche in mezzo alle difficoltà.

Il primo passo per arrivare alla pace è quello di comprendere le cause della guerra. Spesso, le guerre sono il risultato di problemi economici, sociali e politici che non vengono adeguatamente affrontati. Per questo motivo, è importante che i governi e le organizzazioni internazionali lavorino insieme per risolvere questi problemi alla radice, in modo da prevenire le guerre in futuro.

In secondo luogo, è importante che le parti in conflitto si siedano al tavolo delle trattative e cerchino di trovare un accordo pacifico. Ciò può essere difficile, poiché entrambe le parti potrebbero avere interessi contrastanti, ma con la mediazione e l'aiuto di rappresentanti della comunità internazionale, è possibile trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti.

In terzo luogo, è fondamentale che i civili non siano coinvolti nel conflitto e che vengano protetti durante i combattimenti. Ciò può essere fatto attraverso la creazione di zone protette o la fornitura di aiuti umanitari.

Infine, è importante che ci sia una pace duratura e che le parti in conflitto lavorino insieme per ricostruire le loro comunità. Ciò può essere fatto attraverso la creazione di programmi economici e sociali che aiutino le persone a ricostruire le loro vite e a creare opportunità per il futuro.

In sintesi, per arrivare alla pace in tempi di guerra, è necessario comprendere le cause della guerra, trovare un accordo pacifico tra le parti in conflitto, proteggere i civili e lavorare per una pace duratura. Ci vuole tempo e impegno per raggiungere questi obiettivi, ma con la determinazione e la volontà di tutti, la pace è possibile.

Per questo a mio parere, continuare a parlare di guerra ed armi e dare voce ad una sola delle parti, senza possibilità di contraddittorio, indipendentemente dal parere che si ha sulle cause scatenanti, è sbagliato, quindi a mio parere la presenza di Zelensky al festival di Sanremo, è sbagliata e fuori luogo.

Conoscere un po’ di storia, forse può aiutare meglio a comprendere il conflitto, Russia/Ucraina.

L'Ucraina è un paese situato nell'Europa orientale con una lunga e complessa storia. La regione è stata abitata fin dall'antichità da diverse tribù nomadi e popolazioni indigene, tra cui i Traci, i Celti e gli Sciti. Nel IX secolo d.C., gli Slavi orientali si stabilirono in Ucraina e fondarono una serie di principati indipendenti, tra cui quelli di Kiev, Galizia e Volinia.

Nel IX e X secolo, l'Ucraina fu conquistata dai Varangi, un gruppo di guerrieri vichinghi che fondarono il principato di Kiev, che divenne uno dei principali centri culturali e commerciali dell'Europa orientale. Nel XII secolo, l'Ucraina fu invasa dai Mongoli, che distrussero gran parte dei principati slavi e imposero il loro dominio per tre secoli.

Nel XIV e XV secolo, l'Ucraina fu divisa tra i dominatori polacchi e lituani, che esercitarono un forte controllo sulla regione. Durante questo periodo, l'Ucraina subì una forte influenza culturale e religiosa dal mondo cristiano occidentale.

Nel XVII secolo, l'Ucraina fu divisa tra la Polonia e la Russia, che lottarono per il controllo della regione per secoli. Nel XIX secolo, l'Ucraina fu incorporata nell'Impero russo e divenne una delle principali regioni agricole del paese.

Durante la prima guerra mondiale e la rivoluzione russa del 1917, l'Ucraina proclamò la propria indipendenza e creò uno stato libero per breve tempo. Tuttavia, nel 1922, l'Ucraina fu nuovamente incorporata nell'Unione Sovietica e rimase sotto il controllo comunista fino alla dissoluzione dell'URSS nel 1991.

Nel 1991, l'Ucraina divenne una repubblica indipendente e democratica. Tuttavia, negli ultimi anni, l'Ucraina ha attraversato un periodo di grandi tensioni a causa della crisi politica e del conflitto con la Russia.

Autore Giovanni Pinzerà
Categoria Politica
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