UN INCONTRO INTENSO E MOLTO PARTECIPATO VOLUTO DALLA PRESIDE ALESSIA GUCCIONE CON IL CONTRIBUTO DEL LIONS CLUB “DUE ROSE” DI CAMPOBELLO.

Parlare del web, delle nuove tecnologie, i nuovi linguaggi ai giovani non è cosa facile “Fossi venuto tra voi a bacchettarvi sull’uso del cellulare o dei social network non avrebbe avuto senso” dice ai ragazzi un Francesco Pira carico di esperienza e di capacità comunicativa. “Bisogna costruire alleanze educative importanti” afferma Francesco Pira “dove ognuno deve dare il proprio contributo”. Il ruolo della scuola è un ruolo chiave. E non è assolutamente semplice. Bisogna appropriarsi dei linguaggi dei giovani, bisogna entrare in quello che è il loro mondo comunicativo e, da di dentro, cercare di scardinare alcune false certezze in una visione critica di tutto il sistema comunicativo – didattico.

Dinanzi ad una platea attenta composta da circa 200 ragazzi delle seconde e terze classi della scuola secondaria di I grado dell’IC S.G. Bosco di Campobello di Licata ha introdotto i lavori la Preside dell’Istituto Alessia Guccione che ha sottolineato l’importanza dell’argomento mettendosi in gioco anche come genitore: “Noi genitori facciamo fatica ad andare dietro i linguaggi comunicativi dei nostri figli e spesso ce ne accorgiamo quando è molto tardi. I ragazzi vengono travolti dalla velocità dei social e della messaggistica compiendo, per leggerezze e inesperienza, azioni che rischiano di rimanere indelebilmente e negativamente impressi nella nostra vita”. La scuola deve svolgere un ruolo importante che deve però essere “completato” da quello della famiglia e della società in genere.

La prof.ssa Vincenza Cacciatore, presidente del Lions Club “Due Rose”, ha presentato il Lions facendo una breve storia dell’impegno continuo e legato al territorio di questo Club Service. La capillarità dell’azione dei Lions è assolutamente palpabile anche nel nostro territorio. Ne sono la dimostrazione tutte le iniziative che il Lions Club “Due Rose” sta svolgendo in sinergia con la scuola.

Molto importante e illuminante il contributo della dott.ssa Valentina Gueli Alletti che ha fatto, assieme ai ragazzi, un discorso legato alla relazione umana e sociale che viene snaturata da un eccesso di “virtualità”. “Quanto sono vere le emozioni che noi esterniamo sul web? Dovete usare i social e viverli nella vostra quotidianità ma non dimenticate mai le relazioni reali”. Il problema nei ragazzi è proprio questo. Spesso non si fa differenza tra il reale e il virtuale. 

Francesco Pira parla con i ragazzi a muso duro. Da grande e competente comunicatore entra subito nella platea captando l’attenzione di tutti i ragazzi con un discorso “alla pari” ricco di esperienze vere e reali. Esperienze di vita che fanno parte del vissuto dei nostri ragazzi. I ragazzi ascoltano con attenzione e partecipano agli stimoli forti che vengono puntualmente lanciati dal relatore.

Alla fine, grazie anche al coordinamento impeccabile della prof.ssa Antonella Tabbì sono stati i ragazzi protagonisti con le loro domande al prof. France sco Pira e alla dott.ssa Valentina Gueli Alletti. Alle domande degli alunni Alice Galatioto, Giorgia La Greca, Giacomo Pirrera, Ettore Gueli, Syianda Carlino e Selenia Ferlito si è anche aggiunta la domanda della prof. Anna Falsone che ha posto un problema didattico – educativo: “I compiti a casa e i risolutori virtuali che vanificano l’efficacia dell’esercizio.” Dal prof. Francesco Pira una risposta chiara e certamente aperta “Forse bisogna rivedere i nostri modelli educativi e didattici che ormai non rispondono più alle esigenze dei nostri tempi”. E questo è un argomento su cui vale la pena riflettere tutti insieme: ragazzi, famiglie e scuola.