Sabato 14 ottobre 2023, presso lo spazio della rotonda stradale di via Giovanni XIII, nel quartiere di Colleatterrato Basso, a Teramo, si svolgerà l’inaugurazione dell’installazione di una scultura in ferro, rappresentante una sfera, del maestro beneventano Antonio Del Donno.

La scultura, che usufruirà di una suggestiva illuminazione scenografica, è stata donata dall’Archivio Antonio Del Donno all’amministrazione comunale teramana, che ha scelto la collocazione attuale nell’ambito degli interventi volti alla riqualificazione del quartiere. Già nel 2017, a Pineto, in provincia di Pescara, nello spazio antistante il Palazzo Polifunzionale, era stata collocata una sfera dell’artista, in memoria di una giovane ragazza del luogo che aveva perso la vita in un incidente automobilistico.

All’inaugurazione saranno presenti il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, il Vicesindaco, Stefania Di Padova, il Presidente del Consiglio Comunale, Alberto Melarangelo, gli Assessori alla Cultura, Antonio Filipponi e al Decoro Valdo Di Bonaventura e il curatore dell’Archivio Antonio Del Donno, Alberto Molinari.

Inoltre, l’Archivio dell’artista si avvarrà, per la cura dell’evento, dell’opera di Angelo Di Berardo, di Giovanna Capuano, di Massimo Riccardi e di Giuseppe Caruso.

La sfera è stata uno dei soggetti artistici particolarmente cari al compianto artista beneventano, che al riguardo così si espresse nel 2015 in occasione dell’installazione di una scultura simile presso gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma: “può rappresentare una cometa vista da lontano, un contenitore di sogni. La geometria racchiusa nella mia scultura è pressoché varia, come lo sono i momenti che ci accompagnano giorno dopo giorno, momenti di discesa e momenti di salita: regala con la sua luce una speranza per l’anima.”

Numerosi sono i monumenti di Antonio Del Donno diffusi negli spazi delle città, nel rispetto della sua volontà di collocare le sculture maggiormente nei luoghi pubblici, così da renderle più fruibili dai cittadini, e la sfera di Teramo non sarà certamente l’ultima delle installazioni curate dall’Archivio dell’artista, amato sempre più da critici e gente comune, soprattutto in Abruzzo.