“In 65 comuni al ballottaggio, il centrodestra aveva 8 sindaci uscenti. Coi dati che abbiamo al momento passiamo da 8 a 10 sindaci delle città che sono andate al ballottaggio”. “Dai dati che emergono a Roma, Torino e Trieste vengono riconfermati gli uscenti”. “In Lombardia in 10 comuni al ballottaggio siamo passati da 8 a 2 per gli altri a 5 a 5. In alcune città non è iniziato spoglio, non sono in grado di fare commenti approfonditi. Ma abbiamo più sindaci, chiaro che avremmo preferito vincere a Roma che perdere a Roma”.“Nelle grandi città è stato riconfermato chi governava. L’errore è stato arrivare troppo tardi col nome solo alla fine. Ho chiesto ad alleati di presentare i prossimi candidati già a fine novembre”. 

Come dimostrano le parole precedenti, buttate lì un tanto al chilo, Matteo Salvini non ha avuto il tempo di digerire la disfatta di queste ammnistrative e prova a nasconderla buttando lì due numeri a casaccio che possano risollevare gli animi dei suoi "tifosi". 

È comprensibile, specie se stava pensando alla possibilità che adesso qualcuno all'interno della Lega possa anche iniziare a chiedergli conto di tale disastro.

E allora vai con gli 8 a 10, gli 8 a 2, i 5 a 5... e con Roma e Torino dove, secondo lui, Virginia Raggi e Chiara Appendino sarebbero ancora le "sindache" in carica.


Meno "lunare" è il commento di Giorgia Meloni che ha dichiarato:

“Il Centrodestra esce sconfitto alle amministrative: non riusciamo a strappare al centrosinistra le grandi città.  ... C’è stata la conferma di Trieste ma non siamo riusciti a strappare al centrosinistra altre cinque grandi città. ... FdI ha particolari responsabilità e non intende sottrarsi”. 

Poi, la Meloni ha uno scatto d'orgoglio e dice:

“Ma da sconfitta a debacle, è eccessivo. Debacle è del M5s, il Pd sta festeggiando sulle spoglie degli alleati grillini”, senza naturalmente dimenticare il complotto ordito ai suoi danni e a quelli del partito dalla Lamorgese e dal Governo... ci mancherebbe!


E visto che si sta parlando di sconfitti, e oltretutto è stato tirato in ballo, non dobbiamo neppure dimenticare la "debacle" del Movimento 5 Stelle, commentata così dal neo presidente Giuseppe Conte:

“Il vero protagonista di questa tornata di ballottaggi è in modo drammatico l'astensionismo. Un astensionismo che sfiora il 60% è un dato che deve farci riflettere e dovrebbe allarmare tutte le forze politiche. Il Movimento 5 Stelle ha il dovere di dare una risposta a chi non crede più nella Politica come soluzione. C'è poco da parlare e molto da fare. A partire dalla nostra immediata riorganizzazione, dalla nostra rinnovata capacità di saper rispondere ai territori, al cuore del nostro Paese.Quanto ai risultati dei ballottaggi il Movimento 5 Stelle a Roma, Torino e Trieste sarà all'opposizione. Lavoreremo in modo costruttivo ma senza fare sconti a chi governerà le città perché la nostra stella polare sarà sempre l’interesse esclusivo dei cittadini.In alcuni comuni abbiamo confermato l'elezione di nostri sindaci uscenti: in questi casi ci impegneremo a portare avanti le nostre idee e i nostri progetti, continuando a tenere alta l’asticella del bene comune. In altri comuni ancora abbiamo contribuito alla vittoria di un ampio schieramento con la conseguenza che saremo responsabilmente coinvolti nei rispettivi governi cittadini.Un forte ringraziamento va a quanti, è il caso di Virginia Raggi e di Chiara Appendino, si sono particolarmente impegnati per perseguire l’interesse dei propri cittadini, portando avanti i valori del Movimento 5 Stelle, lasciando in eredità un bagaglio importante, da cui i prossimi sindaci, a cui vanno i nostri migliori auguri, potranno partire”.