In base a quanto riporta la nota a commento dell'Istat in base alla diffusione della stima degli occupati nel mese di aprile, "i principali indicatori sulla partecipazione al mercato del lavoro delineano un quadro di sostanziale stabilità rispetto al mese precedente".

Passato l'appuntamento elettorale delle europee, i dati Istat hanno iniziato a fotografare un andamento economico dell'Italia sempre più in frenata, in linea con le previsioni generali che vedono la crescita del nostro Paese più o meno vicina alla stagnazione.


Il dato congiunturale, rispetto a marzo, vede una diminuzione del numero degli occupati di 2mila unità. I lavoratori dipendenti, nonostante il decreto dignità, crescono in egual misura (11mila) sia tra coloro che hanno un contratto permanente sia tra coloro con un contratto a tempo determinato, mentre gli indipendenti, nonostante la propaganda leghista che diceva di aver rilanciato la libera impresa, calano di 24mila unità.

Per fasce d'età, cala il numero degli occupati tra i 15-34enni (-52mila), mentre è in aumento nelle altre classi di età, concentrato prevalentemente tra gli ultracinquantenni (+46mila).

Le persone in cerca di occupazione sono in aumento del +0,2%, pari a +5mila, mentre il tasso di disoccupazione è stabile al 10,2%, con la stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni sostanzialmente stabile, per il terzo mese consecutivo, con un tasso del 34,3%.


Su base trimestrale, periodo febbraio-aprile 2019, l'occupazione risulta ancora in crescita rispetto ai tre mesi precedenti, con un +0,3%, pari a +72mila unità, con una diminuzione dei dipendenti a termine (-0,5%, -15mila), mentre aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,4%, +58mila) sia gli indipendenti (+0,5%, +28mila).

All'aumento degli occupati si associa, nel trimestre, un calo delle persone in cerca di occupazione (-1,7%, pari a -46mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, -46mila).


Su base tendenziale, rispetto ad aprile 2018, l'occupazione è ancora in crescita, seppur lieve, del +0,2%, pari a +56mila unità. Crescono sia i dipendenti a termine (+50mila), sia i permanenti (+42mila), mentre risultano in calo gli indipendenti (-36mila). Rispetto allo scorso anno, la crescita degli occupati si accompagna a un calo dei disoccupati del -7,1%, pari a -203mila unità e ad un lieve aumento degli inattivi con un +0,1%, corrispondente a +17mila unità.