Doppietta Red Bull a Imola, sfortunate le Ferrari
Domenica la fortuna non albergava a Imola, almeno per la Ferrari. Al via la macchina di Leclerc pattinava sulla pista bagnata e veniva sfilata oltre che dalla Red Bull di Perez anche dalla McLaren di Norris. Qualche istante dopo Ricciardo toccava la ruota posteriore della vettura di Sainz facendolo impantanare nella ghiaia, senza possibilità che potesse riprendere la gara.
Nel finale di gara Leclerc, nel tentativo di colmare il gap con Perez per aggiudicarsi il secondo gradino del podio, va largo alla variante Alta, la vettura vola in uscita dal cordolo e quando riprende il contatto con l'asfalto il ferrarista sbanda finendo poi sulle barriere.
Leclerc è costretto a fermarsi nuovamente al box dopo aver cambiato i pneumatici pochi giri prima per sostituire il musetto. Quanto rientro in pista è nono e a fine gara riuscirà a tagliare il traguardo solo al sesto posto, dietro all'Alfa Romeo di Bottas.
E se alla Ferrari è andato tutto storto, alla Red Bull è andato tutto alla grande, con Verstappen che dopo aver condotto in testa tutta la gara ha tagliato per primo il traguardo di Imola, seguito dal compagno di squadra che per tutta la gara si è limitato solo a fargli da guardaspalle.
Con una gara accorta, grazie agli errori degli altri Norris (McLaren) si è aggiudicato il terzo posto, davanti a Russell che con il suo piazzamento ha mitigato, solo in parte, la pessima prestazione di Hamilton, solo 13°, che nell'ultima parte di gara si è accodato all'AlphaTauri di Gasly, senza riuscire a sorpassarlo... ammesso che ci abbia realmente provato. Venerdì, il pilota inglese ha avuto un'accesa discussione con il team principal Toto Wolff e non è da escludere che, viste le prestazioni della vettura, almeno in questa gara non abbia deciso di limitarsi solo a fare presenza.
Va però detto che a fine gara Wolff, via radio, si è scusato con Hamilton, dicendogli che la Mercedes oggi era inguidabile.
Completano l'elenco dei primi dieci classificati Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Sebastian Vettel (Aston Martin), Kevin Magnussen (Haas) e Lance Stroll (Aston Martin).
L'errore è costato a Leclerc 7 punti, la differenza tra il terzo e il sesto posto. Il ferrarista si è detto deluso della sua prestazione:
"Ci ho provato... troppo. In quel giro ovviamente volevo dare tutto, ma ho dato troppo e sono finito contro il muro. Invece del terzo posto perdiamo sette punti potenziali che saranno importanti a fine stagione e oggi è la responsabilità è solo mia. Guarderò cosa ho sbagliato. La macchina è saltata in modo strano, ma questa non è una scusante perché ho provato ad aumentare la velocità e ho perso il controllo. La Red Bull è molto forte ed è stata più forte di noi per tutto il weekend, quindi dobbiamo comprenderne le ragioni e dobbiamo reagire. Il terzo posto era il meglio che potevamo ottenere, ma avremmo dovuto essere terzi, ma così non è stato".
Verstappen, grazie alla gara sprint, in questo fine settimana ha ottenuto 34 punti, il massimo ottenibile grazie anche al giro veloce, portandosi a 59 punti, comunque ancora dietro a Leclerc che guida il mondiale con 86. Terzo è Perez a 54.
La prossima gara si disputerà tra due settimane, negli Stati Uniti, dove la Formula 1 farà il suo debutto all'Autodromo internazionale di Miami.
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