È iniziata l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia: tutto il Donbass è sotto attacco
"Oggi, 24 febbraio, alle 5:00 del mattino, le Forze armate della Federazione Russa hanno iniziato intensi bombardamenti sulle nostre unità a est, sugli aerodromi di Boryspil, Ozerne, Kulbakino, Chuguev, Kramatorsk, Chornobayivka, oltre che su strutture militari delle forze armate ucraine. Allo stesso tempo, l'aggressore ha iniziato a bombardare con l'artiglieria il territorio ucraino e gli insediamenti lungo il confine di Stato.L'Aeronautica Militare delle Forze Armate dell'Ucraina sta respingendo un attacco aereo. Le forze armate dell'Ucraina sono pronte a combattere, hanno preso e stanno mantenendo le proprie posizioni. Pertanto, la situazione è sotto controllo.Le informazioni sullo sbarco delle truppe russe a Odessa non sono veritiere".
Questo è quanto dichiarava giovedì mattina lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate dell'Ucraina, a seguito dell'invasione, non solo del Donbass, da parte dell'esercito russo.
A fine mattinata, la stessa fonte comunicava che
"le forze armate dell'Ucraina mantengono salde le loro posizioni difensive.Nella regione di Chernihiv, il nemico è stato fermato.Aspri combattimenti sono in corso in direzione di Kharkiv e nell'area dell'operazione delle forze congiunte, dove il nemico ha subito perdite di uomini e materiale.Le nostre forze hanno preso il pieno controllo di Mariupol (città portuale di mezzo milione di abitanti dell'Ucraina situata sulla costa settentrionale del mar d'Azov, alle foci del fiume Kal'mius) e Shchastia (Shchastia o Ščastja è una città nell'oblast di Luhans'k, al centro del Donbass in prossimità del confine russo). Almeno sei aerei, due elicotteri e decine di veicoli corazzati nemici sono stati distrutti.La situazione nei pressi di Kharkiv (Kharkiv o Charkiv è la seconda più popolosa città dell'Ucraina, la seconda del Paese per popolazione, capoluogo dell'omonimo oblast, situata nel nord-est) è difficile, ma le forze di difesa ucraine stanno reagendo all'aggressore".
Anche se esplosioni sono state registrate i gran parte delle maggiori città d tutta l'Ucraina, compresa la capitale Kiev, in base ai bollettini rilasciati dal ministero della Difesa ucraino, i militari russi stanno attaccando l'Ucraina, principalmente, in tutto il Donbass da nord a sud.
Nel frattempo, i Paesi baltici sono in fibrillazione, con il presidente della Lituania che ha dichiarato lo stato di emergenza, in risposta a "possibili disordini e provocazioni dovute all'enorme concentramento di forze militari in Russia e Bielorussia". Il premier dell'Estonia, a sua volta, ha dichiarato di voler aiutare l'Ucraina con tutti i mezzi possibili, compreso l'invio di armi.
Nelle prossime ore, Europa e Stati Uniti renderanno note le sanzioni annunciate contro Mosca, con Putin che non ammette interferenze nell'invasione in Ucraina, tanta da aver già dichiarato che se qualche Paese dovesse intervenire, la risposta della Russia sarebbe immediata.
Per la Russia, l'invasione dell'Ucraina è una guerra di "liberazione" salutata con entusiasmo dal popolo ucraino:
Inutile sottolineare che, dal punto di vista militare, la disparità di forze tra esercito ucraino e russo, su tutti i fronti, dà per scontato quale sarà l'esito della guerra in atto. Quello che non possiamo sapere è come potrà evolversi.
Aggiornamento delle ore 17.
Mentre il ministero della Difesa ucraino cerca di rassicurare la popolazione parlando di perdite pesanti finora subito dai russi, il presidente Zelensky lancia appelli in cui chiede a chiunque abbia esperienza di combattimento di arruolarsi invitando la cittadinanza a donare il sangue.
Gli abitanti di Kiev, da questa mattina, hanno iniziato ad abbandonare la città dove nelle ultime ore inizia a farsi sentire la presenza dei russi, non solo con l'intensificarsi di esplosioni. Infatti, i paracadutisti russi hanno preso il controllo della base aerea di Antonov, a circa una trentina di Km dalla capitale, mentre la guardia nazionale ucraina afferma di aver lanciato una controffensiva.
Colonne corazzate russe stanno avanzando a nord dal confine con la Bielorussia e a sud dalla Crimea, con aspri combattimenti che proseguono lungo tutto il confine orientale.
Nel discorso alla nazione, che in conclusione si è rivelato minaccioso pure nei confronti dei russi che non volessero approvare le sue decisioni, il presidente russo Putin, tra l'altro, ha detto: "Non importa chi cercherà di ostacolarci o tanto più di creare minacce per il nostro paese e il nostro popolo. Deve sapere che la Russia risponderà immediatamente e le conseguenze saranno come non si è mai visto in tutta la tua storia. Non importa come si svilupperanno gli eventi, noi siamo pronti. Sono state prese tutte le decisioni necessarie al riguardo. Spero che le mie parole saranno ascoltate".
Ma per la Russia, quella dell'Ucraina non è un'invasione:
I mercati finanziari registrano perdite tra il 3% e il 4% con il prezzo del petrolio che ha sfondato la soglia dei 100 dollari per la prima volta dal 2014, mentre in Usa i prezzi del gas hanno subito aumenti del 5%.
Aggiornamento delle ore 20.
Il presidente Zelensky, indossando un'uniforme militare, si è di nuovo presentato in tv per aggiornare gli ucraini sull'andamento della guerra in corso.
Le forze militari ucraine, ha assicurato Zelensky, hanno difeso con successo la regione orientale del Donbas, e stanno combattendo vicino a Kharkiv. La zona che, invece, è più problematica è quella di Kherson, nel sud del Paese, dove le truppe russe stanno avanzando dalla Crimea annessa. Dalla Bielorussia, invece, i russi si stanno dirigendo verso Kiev dove sono in corso pesanti combattimenti.
Zelensky ha detto anche che molti mezzi russi sono stati distrutti, compresi quelli dell'aviazione, aggiungendo che molti soldati russi sono scioccati da quello che sta succedendo. In relazione a tale dichiarazione, fonti russe sostengono altrettanto nei confronti dei soldati ucraini che si starebbero arrendendo in massa.
Fonti di agenzia, riportano nel nord del Paese aspri combattimenti alla periferia di Kiev e nei pressi del sito dell'ex centrale nucleare di Chernobyl, non distante dal confine bielorusso. A sud drammatica è la situazione della città portuale di Mariupol, sul mare di Azov, che si trova sotto un pesante pesante bombardamento con segnalazioni di centinaia di esplosioni.
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha detto che già più di 100.000 persone hanno lasciato le loro case in Ucraina, con migliaia che hanno cercato rifugio in Moldova e Romania.
Ma i russi non vogliono la guerra. Chi ha il coraggio per farlo, scende in strada per protestare in molte città in tutto il Paese, con la polizia che ha arrestato più di 700 persone.
I paesi occidentali hanno iniziato a comunicare nuove sanzioni nei confronti della Russia.
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