Dopo la preghiera dell'Angelus di questa domenica, papa Francesco ha parlato delle 46 detenute morte in Honduras:

"Mi ha molto addolorato quanto è accaduto alcuni giorni fa nel Centro Penitenziario femminile di Támara in Honduras. Una terribile violenza tra bande rivali ha seminato morte e sofferenza. Prego per le defunte, prego per i familiari. La Vergine di Suyapa, Madre dell’Honduras, aiuti i cuori ad aprirsi alla riconciliazione e a fare spazio a una convivenza fraterna, anche all’interno delle carceri".

Non si è dimenticato di ricordare la guerra in Ucraina salutando i volontari di Radio Maria Italia:

"Invitano a porsi tutti sotto il manto della Vergine Maria Madre per implorare da Dio il dono della pace e questo lo chiediamo specialmente per il martoriato popolo ucraino".

Ma soprattutto, il Papa ha ricordato, in occasione dei 40 anni dalla sua scomparsa, Emanuela Orlandi, rivolgendosi, inevitabilmente, ai manifestanti giunti in piazza San Pietro con striscioni e foto, guidati dal  fratello Pietro:

"In questi giorni ricorre il 40.mo anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi. Desidero approfittare di questa circostanza per esprimere, ancora una volta, la mia vicinanza ai familiari, soprattutto alla mamma, e assicurare la mia preghiera. Estendo il mio ricordo a tutte le famiglie che portano il dolore di una persona cara scomparsa".

Ieri, Pietro Orlandi aveva rinnovato il suo invito a coloro che avessero voluto partecipare a ritrovarsi a largo Giovanni XXIII per poi recarsi in Piazza San Pietro:

"Domani speriamo di essere in tanti, sarebbe un bel segnale per molti. Ringrazio, e lo farò anche domani, tutti i presenti e tutti quelli che non potranno venire, soprattutto ringrazio tutte quelle persone che sono partite da lontano per essere presenti domani a chiedere verità e giustizia, lo apprezzo tantissimo. Da nord a sud, l'Italia sarà presente, dalla Germania e dalla Svizzera... che dire... bellissimo".