Lettera aperta ai capigruppo di Camera e Senato della Repubblica.

Ricorre il trentennale del 118, e corre l'obbligo di ricordare alle istituzioni, che in tutta la Nazione maggiore dignità si dovrebbe perseguire attraverso un inquadramento contrattuale pubblico di tutto il personale impiegato nel servizio di emergenza urgenza! Il modello "Sicilia", laboratorio in evoluzione di un servizio gestito con criteri pari quasi al pubblico insegna! Le istituzioni chiedano ai volontari impiegati nel servizio in alcune Regioni cosa si aspettano questi padri e madri di famiglia: «un rimborso spese per dodici ore di servizio sotto l'egida di una convenzione triennale, o un inquadramento contrattuale a tempo indeterminato?» Ma siano loro a rispondere, non certo chi non ha messo mai piede a bordo di un mezzo di soccorso 118!! Basta ipocrisie, il Servizio 118 è "LAVORO USURANTE", e come tale va gestito e inquadrato, con ogni tutela e cautela, per chi lo espleta!! Un servizio delicato e rischioso quale è quello dell'emergenza urgenza a livello di personale, va regimato con tutte le condizioni di garanzia che solo un contratto pubblico può dare! Precariato, convenzioni, rimborsi spese, gettoni di presenza non possono essere sinonimo di professionalità nell'ambito dell'emergenza urgenza, anzi, tali strumenti ledono fortemente la dignità di chi espleta l'attività di soccorritore! Al Governo Nazionale chiediamo maggiore sensibilità in tal senso, il Servizio di Emergenza urgenza, non può prescindere da: 

  1. Servizio pubblico!
  2. Personale Sanitario interamente dedicato!
  3. Figura dell' Autista Soccorritore giuridicamente riconosciuta, con la creazione di un albo nazionale per questi professionisti e un percorso di alta formazione riconosciuta a livello nazionale, altro che un centinaio di ore a libero arbitrio di Regioni ed Enti!

Riconoscendo la grande valenza del terzo settore nell'ambito dell'emergenza sanitaria, "soggetti privati" ed enti, vadano inquadrati esclusivamente con criteri di ausilio, garantendo la partecipazione secondo i principi della sussidiarietà, inteso nel giusto termine ovvero: "COMPLEMENTARE", in una visione di giusta interpretazione che lo pone quale valore aggiunto. In tal senso IL MODELLO "VIGILI DEL FUOCO: NE È PROVA DI EFFICIENZA E VANTO PER TUTTA LA NAZIONE! Onorevoli Deputati e Senatori, Istituzioni preposte, il vero auspicio di chi tutti i giorni rischia a bordo di un mezzo di emergenza sanitaria: è, che chi è come voi preposto a porre le fondamenta giuridiche, è del servizio di emergenza urgenza, è dei soggetti coinvolti, seguano un indirizzo volto a dare dignità in un contesto nettamente professionale, non che generi ulteriore precariato "istituzionalizzato". In tal senso, in una visione al passato del "modello convenzioni", non possono essere non richiamate all'attenzione le vicende note, che trascorse cronache hanno più volte sollevato!Ovviamente, non si vuole fare di tutta l'erba un fascio, ma di base si parte dal presupposto che, la garanzia di un servizio di pubblica utilità quale è il 118 non possa avere come contestualizzazione la prestazione di un opera di volontarietà, bensì garanzie ben diverse, certamente annoverabili in un personale dipendente pubblico e altamente qualificato!L'evoluzione del servizio di emergenza urgenza in Sicilia ci porta ad immaginare fortemente un soggetto totalmente pubblico, certamente non vorremmo tornare a quanto già sperimentato fino ad un ventennio fa!

Sebastiano Motta - FIALS 118 SICILIA