Nella classica conferenza stampa di Francesco durante il volo di ritorno dal viaggio apostolico in Romania, Manuela Tulli, dell’Ansa ha fatto questa domanda al Papa: «In queste elezioni, leader come Salvini hanno fatto campagna mostrando simboli religiosi, rosari, croci, consacrazioni al Cuore Immacolato. Che cosa ha pensato? È vero che non lo vuole incontrare?»

Così ha risposto Francesco: «Io non ho ricevuto nessuno del governo, eccetto il premier Conte che ha fatto richiesta come da protocollo. È stata una bella udienza, di un’ora. È un uomo intelligente, professore, sa ciò di cui parla. Dai vicepremier e da altri ministri non ho ricevuto richieste di udienza.

Sulle immagini in campagna elettorale: io ho confessato tante volte che di giornali ne leggo due: il giornale del partito, cioè “L’Osservatore Romano”, questo lo leggo e sarebbe bello che voi lo leggeste, perché lì ci sono chiavi di interpretazione molto interessanti e anche cose che io dico ci sono lì.

E poi “Il Messaggero”, che mi piace, perché ha dei titoli grossi: io lo sfoglio così, alcune volte mi fermo lì. E non sono entrato in queste notizie delle propagande, come ha fatto un partito la propaganda elettorale o un altro.

Ma c’è un terzo elemento, ma in questo mi confesso ignorante: io non capisco la politica italiana. E’ vero, devo studiarla: non la capisco. Dire un’opinione su atteggiamenti di una campagna elettorale di uno dei partiti senza informazione, così, sarebbe molto imprudente da parte mia. [...]

Dobbiamo aiutare i politici a essere onesti, a non fare campagna con bandiere disoneste: la calunnia, la diffamazione, gli scandali… E tante volte, seminare odio e paura: questo è terribile.

Una politica, un politico mai, mai deve seminare odio e paura. Soltanto speranza. Giusta, esigente: ma speranza. Perché deve condurre il Paese, e non dargli paura.»

Nonostante il Papa non sappia nulla di politica italiana è riuscito a spiegare, molto semplicemente r molto bene, il perché certi politici non dovrebbero essere né ascoltati, né presi in considerazione.