Come riporta il sito d'informazione israeliano Haaretz, questa mattina tre israeliani sono stati uccisi da un palestinese in Cisgiordania, nell'insediamento di Har Adar ad un decina di km, in linea d'area, a nord di Gerusalemme. 

Har Adar, fondato dai coloni israeliani nel 1982, ha una popolazione di circa 4000 abitanti. Come ogni colonia in territorio palestinese, anche Har Adar è protetta dalle forze di sicurezza israeliane. Arrivato insieme ad un gruppo di lavoratori palestinesi, l'assalitore - 37enne - ha sparato con una pistola contro le guardie all'ingresso che, insospettite dalla sua presenza, gli avevano intimato l'alt. 


Prima di venire a sua volta ucciso, il palestinese ha ucciso tre israeliani addetti alla sicurezza, mentre un'altro è rimasto seriamente ferito.

Il portavoce di Hamas, Hazzam Qassam, ha dichiarato che quanto accaduto è un nuovo ulteriore capitolo dell'initifada di Al-Quds (città santa, come in arabo viene definita Gerusalemme) per dimostrare che ogni tentativo di "giudaizzare" Gerusalemme sarà inutile, perché rimane una città araba e islamica.

Ovvie le conseguenti reazioni politiche, con il primo ministro israeliano Netanyahu che ha definito l'episodio come conseguenza della politica dell'Autorità Palestinese, sfidando il presidente Mahmoud Abbas a denunciare l'attacco e non a giuistificarlo.

L'assalitore palestinese viveva a Beit Surik, un villaggio poco distante a nord ovest di Har Adar.