Dichiarazione della presidente von der Leyen di giovedì 10 aprile:
 
"Abbiamo preso nota dell'annuncio del Presidente Trump. Vogliamo dare una possibilità ai negoziati. In attesa di ultimare l'adozione delle contromisure dell'UE che hanno ottenuto il forte sostegno dei nostri Stati membri, le sospenderemo per 90 giorni.Se i negoziati non saranno soddisfacenti, le nostre contromisure entreranno in vigore. Nel frattempo continuano i lavori preparatori per ulteriori contromisure. Come ho già detto, tutte le opzioni restano sul tavolo".

Così la presidente della Commissione Ue ha annunciato lo stop alla prima tranche dei dazi sulle importazioni statunitensi, varati in risposta a quelli annunciati da Trump e poi sospesi per 90 giorni... senza che nessuno possa conoscerne per certo il vero motivo.

Così il sorprendente passo indietro di Trump, avvenuto a borse aperte, ha creato in molti persino il sospetto di una possibile manipolazione del mercato azionario.

La mattina, mentre i mercati finanziari erano nuovamente in pesante ribasso a causa dei ripetuti annunci di Trump su imposizione e aumenti  di nuovi dazi commerciali, il presidente USA ha postato sul suo social Truth questo messaggio: "Questo è un ottimo momento per comprare".

Poche ore dopo, mentre a Wall Street le contrattazioni erano ancora in corso, è arrivato l'annuncio a sorpresa: una sospensione di 90 giorni delle tariffe protezionistiche (tranne che per la Cina). Un voltafaccia che ha immediatamente rilanciato i listini, con il Nasdaq che ha quasi sfiorato il 10%. Ma quel tweet mattutino, apparentemente una difesa della propria politica economica, oggi solleva interrogativi: Trump sapeva già cosa sarebbe accaduto? E quell’invito a "comprare" nascondeva un vantaggio per sé e/o per alcuni suoi "amici"?

Ieri, all'apertura dei mercati, gli indici erano in netto ribasso, alimentati dalle tensioni commerciali. Il post di Trump, con il suo invito ad acquistare azioni, sembrava inizialmente un tentativo di rassicurare gli investitori. Ma la mossa serale – il congelamento dei dazi – ha ribaltato lo scenario, innescando un rialzo repentino degli indici. Chi avesse acquistato azioni al mattino, sfruttando prezzi da realizzo, avrebbe potuto realizzare guadagni sostanziosi in poche ore. Il sospetto è che Trump, conoscendo in anticipo le sue intenzioni, abbia lanciato un segnale a soggetti privilegiati, incluse le sue società o alcuni miliardari vicini alla sua cerchia.

Negli Stati Uniti, l’insider trading è punito con sanzioni fino a 5 milioni di dollari e 20 anni di carcere. Sebbene una multa rappresenti una goccia nel mare per un miliardario come Trump, il rischio penale è reale. In Italia, la legislazione prevede pene fino a 3 milioni di euro e 6 anni di reclusione.