La Banca centrale svizzera è famosa per essere un hedge fund molto attivo e capiente. Ma stavolta questo attivismo sfrenato sui mercati è costato caro all'istituto centrale.
Il tracollo vissuto dai mercati durante il mese di marzo ha infatti svalutato in modo pesante gli asset nel portafoglio dell'istituto centrale svizzero che vede chiudere il primo trimestre con un passivo di 38,2 miliardi di franchi, ovvero 36,2 miliardi di euro.
Finita qui? No, c'è di più. Poiché il franco svizzero è considerato un bene rifugio, nel momento in cui i mercati sono crollati tutti hanno iniziato ad acquistare la valuta elvetica che si è così rafforzata. Un bene? No, perché ciò ha finito per svalutare le quote in azioni e obbligazioni straniere detenute dalla SNB, che ha finito per registrare la perdita trimestrale più grande della sua storia, dal 1907 ad oggi.