A ventiquattrore dagli attentati di Bruxelles è possibile fare un resoconto di quanto è successo.  Il numero delle vittime all'aeroporto di Zaventem e alla stazione di Maalbek della metropolitana è, al momento, di 31 morti e 250 feriti.

Gli italiani feriti, in modo lieve, sono tre. Purtroppo, però, è ormai certo che tra i deceduti c'è anche una donna italiana, che abitualmente faceva uso della metropolitana, le cui generalità saranno rese note dopo il riconoscimento da parte dei familiari.

Per quanto riguarda i terroristi, sono stati identificati due dei tre di cui ieri erano state diffuse le immagini mentre spingevano dei carrelli all'aeroporto. Ibrahim El Bakraoui, 27 , era uno dei due attentatori suicidi vestiti di scuro che indossavano un guanto alla mano sinistra, probabilmente per nascondere il detonatore. Suo fratello, Khalid, invece si è fatto esplodere nella metro.

L'altro attentatore di Zaventem, vestito in abito chiaro con un cappellino in testa, è l'artificiere della strage, ritenuto responsabile anche degli attacchi di Parigi a novembre dello scorso anno. Il suo nome è Najim Laachraoui ed in mattinata si è creduto fosse lui la persona arrestata nel quartiere di Anderlecht. Purtroppo, è ancora a piede libero.

Tutti e tre i terroristi erano conosciuti dalle forze dell'ordine. I due fratelli Khalid erano già stati condannati e Laachraoui era già ricercato.

All'identità dei  tre terroristi si è giunti grazie alla testimonianza del tassista che ieri li aveva portati all'aeroporto dalla loro residenza che si trovava a Schaerbeek. La perquisizione nella base dei terroristi ha portato alla scoperta di una bomba contenente chiodi, materiali chimici ed una bandiera dello Stato Islamico.