“Sono consapevole della necessità di un provvedimento legislativo che incida sul sovraffollamento carcerario divenuto ormai intollerabile e inconcepibile per una democrazia evoluta come la nostra”. “La cosa importante e che questa miniriforma non si trasformi in un “liberi tutti” anche per i delitti mafiosi, di terrorismo e quelli corruttivi”.
“Le nuove norme sulla liberazione anticipata dei detenuti, siano mirate, specifiche, per settori predeterminati e adottate con criteri di politica criminale e tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico”.
“Aumentare il beneficio della concessione della liberazione anticipata da quarantacinque a sessanta giorni a semestre, per i delitti di basso e medio allarme sociale, potrebbe avere un fondamento pratico, al contrario, non troverebbe giustificazioni se tale modifica si applicasse ai detenuti condannati per aver commesso delitti di criminalità organizzata, contro la pubblica amministrazione e di terrorismo”.
“Non concordo neanche con la palesata ipotesi di attribuire la competenza al direttore dell'istituto penitenziario per la concessione del beneficio della liberazione anticipata”. “La riduzione eventuale di pene compete esclusivamente al giudice”. “L’esecuzione della pena dunque non può essere amministrativizzata”.
“In attesa di una riforma omogenea in tal senso, inviterei il Governo in carica a rivedere determinate politiche criminali che riguardano le mafie, i delitti dei colletti bianchi, e il terrorismo”.