Come ha spiegato la portavoce per l'Italia di Sea-Watch, Giorgia Linardi, alcune persone a bordo della Ong si sono appellate alla Corte di Strasburgo perché prenda "misure provvisorie" per porre fine ad un trattamento ritenuto "disumano e degradante" messo in atto da parte dell'Italia nei confronti delle 42 persone a bordo della nave della Ong tedesca.
La Linardi ha poi dichiarato che in tal modo, attraverso la Corte Europea, è stata data la possibilità ai naufraghi di far valere i loro diritti.
Mentre proseguono manifestazioni e dichiarazioni di solidarietà, anche da parte di politici, c'è chi ha offerto concretamente una soluzione all'accoglienza dei migranti della Sea-Watch 3.
È l'arcivescovo di Torino, mons. Nosiglia, che ha dichiarato che la disponibilità della sua diocesi ad accogliere i migranti senza oneri per lo Stato".
Immancabile, però, è arrivata ovviamente via social, la sconclusionata, provocatoria e irrispettosa risposta del ministro (!!!) Salvini che ha dichiarato: «Caro Vescovo, penso che Lei potrà destinare i soldi della Diocesi per aiutare 43 Italiani in difficoltà. Per chi non rispetta la legge i nostri porti sono chiusi».
Inutile commentare ciò che già si commenta da solo.