Il 1° aprile 2020 nasceva il CO.BTI, il Comitato Bus Turistici Italiani da cui poi è nata l’AN.BTI! A 2 anni esatti, abbiamo intervistato oggi il presidente, Riccardo Verona!

 

Presidente, quando e perché ha sentito l’esigenza di dar vita ad AN.BTI?

L’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani (AN. BTI) è un’evoluzione del Comitato Bus Turistici Italiani, costituito esattamente 2 anni fa, il 1° aprile 2020! Non era un pesce d’aprile a quanto pare, ma l’inizio di un grande percorso arrivato alla costituzione dell’AN.BTI nel novembre 2021, nata a seguito della crisi sanitaria ed è cresciuta in questi mesi fino a rappresentare il 1° raggruppamento di aziende del settore in Italia, avendo raccolto l’affiliazione della maggior parte delle aziende titolari di Bus Turistici. Una realtà che, tradotta in numeri, significa più di 25mila posti di lavoro, altrettanti bus che viaggiano sulle strade ed autostrade italiane, 2,5 miliardi annui di fatturato, 1,7 miliardi di chilometri percorsi ogni anno, 450 milioni di litri di carburante consumati. Oltre ad un indotto che comprende guide, accompagnatori, officine, carrozzieri, costruttori, assicurazioni, gommisti, elettrauto e – non ultimo – l’acquisto di mezzi, che ogni anno genera l’immatricolazione di circa 750 bus, con un fatturato totale di circa 220 milioni di euro. Un settore che genera anche importanti ricadute sui bilanci pubblici, se si contano i circa 270 milioni di accise derivanti dall’acquisto di carburanti ed ulteriori 100 milioni di euro incassati direttamente dai Comuni attraverso i tickets bus. Amo definire il settore che rappresento come “le ruote del turismo”, una componente fondamentale, una conditio sine qua non. Senza ruote i veicoli non vanno da nessuna parte per questo vogliamo rappresentare al meglio il comparto portando all’attenzione delle Istituzioni le lacune normative e gli ostacoli che impediscono al settore le garanzie minime per proseguire e far crescere l’attività, il business e di conseguenza portare benefici a tutto il settore del turismo.

 
Quali sono oggi le maggiori battaglie che state portando avanti?

Veramente tante, i due anni di pandemia, hanno messo tanta carne al fuoco. La più recente, ad esempio, è stata quella affrontata in Audizione in Commissione al Senato sul decreto Sostegni Ter (dl n.4/2022). Abbiamo chiesto al governo di istituire rimborsi specifici nell’ambito del turismo per il settore bus turistici e abbiamo ottenuto una grande vittoria, garantendo 5 milioni destinati dal Fondo Turismo alle nostre aziende. Un successo per l’Associazione in questo periodo così delicato: la Commissione Bilancio del Senato ha dato seguito all’emendamento al decreto Sostegni Ter che dà attuazione ad una nostra proposta e che eroga <<5 milioni di euro da destinare alle imprese, non soggette a obblighi di servizio pubblico, autorizzate all’esercizio di trasporto turistico di persone mediante autobus coperti>> direttamente dal Fondo per il Turismo (fondo di cui all’articolo 1, comma 366, della legge 30 dicembre 2021, n. 234). Un piccolo passo per il Governo, un grande passo per l’An.bti non solo per l’entità dei sostegni destinati alle nostre imprese, sfiancate da 2 anni di pandemia e ora colpite anche dal caro gasolio e dagli ulteriori rincari a causa della guerra in corso, ma soprattutto perché vede riconosciuto una volta per tutte il nostro ruolo fondamentale nel e per il turismo! 


Il Dl Sostegni Ter ha previsto norme specifiche anche sul leasing, non rientrate in queste?

No, a causa di un’altra grave incongruenza. È stato, infatti, incrementato, all'articolo 24, comma 7, di 5 milioni per l’anno 2022 il fondo destinato al ristoro delle rate di finanziamento o dei canoni di leasing, con scadenza compresa, anche per effetto di dilazione, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 marzo 2022 e concernenti gli acquisti effettuati, a partire dal 1° gennaio 2018, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di veicoli nuovi di fabbrica di categoria M2 e M3. Bene? No, perché ad oggi tale sostegno è destinato solo alle imprese che effettuano trasporti di linea autorizzati! Anche questa disposizione esclude ingiustamente e inspiegabilmente le nostre imprese.  Non si comprende come mai le imprese che sono state ferme per la crisi, che stanno soffrendo forse anche di più delle imprese di linee commerciali e che solo ora stanno ripartendo non devono avere un aiuto per i leasing dilazionati, ricordando, last but not least, che siamo ancora in attesa dell’attuazione della norma che ha stanziato 50 milioni per i leasing sospesi tra febbraio-dicembre 2020 e solo ora stanno ripartendo le rate dei versamenti. 


Ha accennato alla preoccupazione sul caro gasolio. Qual è la situazione attuale?

È un discorso delicato e complesso. L’ultima impennata dei prezzi del carburante e dell’energia ha assestato un duro colpo al trasporto su strada e quindi anche al settore dei Bus Turistici italiani e alle nostre imprese. Il prezzo del gasolio è salito prima del taglio delle accise fino a 2,175 euro/litro e in alcuni casi anche a 2,345 euro/litro. Un aggravio di costi per le nostre imprese insostenibile, che ora è stato mitigato con il provvedimento temporaneo adottato dal Governo, ma le prospettive sono tutt’altro che rosee: il conflitto in Ucraina fa infatti presagire ulteriori rialzi. Le quotazioni del gasolio hanno superato il record storico del luglio 2008, alla vigilia della grande crisi economica. Per questo il taglio delle accise sicuramente garantisce un sollievo per i conti delle nostre imprese, ma c’è una questione che abbiamo portato all’attenzione del Governo in diverse occasioni. Non capiamo perché per garantire la sostenibilità d'esercizio delle imprese di trasporto merci, il processo di efficientemento energetico e l'utilizzo di veicoli di ultima generazione, a bassissime emissioni inquinanti, viene loro riconosciuto un credito d'importa per l'acquisto del gas naturale liquefatto, mentre, ciò non viene consentito al trasporto turistico di persone mediante autobus per l'acquisto del gasolio commerciale, usato come carburante. In particolare, all'articolo 6, il provvedimento prevede interventi in favore dell'autotrasporto ma, come abbiamo rilevato, siamo ingiustamente esclusi da tali misure! Per il rilancio del settore e l’ammodernamento tecnologico dei nostri veicoli sono necessari investimenti in mezzi di ultima generazione, in modo da colmare l'attuale carenza. Nell’immediato futuro, i bus turistici non potranno passare all’elettrico per la mancanza della adeguata tecnologia sulle batterie, che non consente di coprire il lungo o anche il lunghissimo raggio dei nostri viaggi. I mezzi più green disponibili per il nostro settore sono gli EURO 6. Il nostro settore è ulteriormente danneggiato dall'esclusione dall'aliquota agevolata sul medesimo carburante, già riconosciuta agli altri comparti di trasporto che, applicandosi solo ai veicoli EURO 6, permetterebbe sia un rinnovo del nostro parco veicolare, sia un effetto green sull'ambiente.  In questo contesto, un’altra grave problematica sta apparendo all’orizzonte e, se non affrontata e opportunamente corretta, rischia di travolgere il settore. Si tratta nello specifico delle misure (proposta (COM/2021/563 final) contenute nella direttiva che ristruttura il quadro dell'Unione per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità e nella proposta (COM (2021) 551 final) di revisione del meccanismo ETS (sistema europeo dello scambio di emissioni) che comporteranno un ulteriore aggravio dei costi del gasolio usato dai nostri veicoli! È necessario prevedere uno specifico contributo, sotto forma di credito d'imposta, per il rinnovo dei nostri mezzi, così come riteniamo fondamentale per le nostre aziende che, come previsto per il trasporto delle merci, sia riconosciuto un credito d'imposta per l'acquisto del gasolio commerciale usato come carburante dai veicoli euro VI a basse emissioni inquinanti. Inoltre è necessario estendere, come previsto per altri comparti di trasporto, l'aliquota ridotta per il carburante, allineandola ai regimi di tassazione dei principali Stati europei. Non possiamo tollerare una disparità di trattamento con i sostegni e le agevolazioni dirette ad altri settori, mentre altri vengono marginalizzati. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di offrire i servizi migliori per i nostri clienti e con prezzi e impatto sostenibili!

Una grande mole di lavoro per l’AN.BTI. State lavorando anche alle nuove assunzioni?

Sì, recentemente, ad esempio, è stata accolta una nostra proposta contenuta in un emendamento presentato a larga maggioranza e approvato al Milleproroghe volta a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro e nel nostro settore di giovani inoccupati/disoccupati per la guida di bus turistici che consentirà di ottenere incentivi al conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali da parte di giovani da impiegare nel trasporto turistico di persone è stata accolta attraverso un emendamento in questa fase dell’iter di approvazione! Con l’istituzione di un Fondo denominato “Programma patenti giovani autisti per l’autotrasporto” il personale da assumere e impiegare nel trasporto turistico di persone avrà una dotazione di 3,7 milioni di euro per l’anno 2022 e a 5,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, riservata ai giovani tra i 18 e i 35 anni che avranno a disposizione un “voucher patente autotrasporto”, pari all’80 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 2.500, a partire dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2026, per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci. Mancano al settore, in base a un sondaggio da noi effettuato tra le imprese associate, almeno 7.500 autisti a fronte di una domanda molto scarsa. Considerando il costo per il conseguimento della patente di guida livello D, necessaria per guidare i nostri mezzi, il riconoscimento di questo importante incentivo darà la spinta necessaria per convogliare la forza lavoro verso il settore. In questi giorni, ad esempi l’associazione ha svolto diversi incontri con esponenti autorevoli dei gruppi parlamentari. Insomma, ci siamo e ci teniamo a dare voce alle nostre imprese e ai nostri lavoratori! 

 

Chiudiamo accennando alla prossima edizione dell’IBE di Rimini in programma dal 12 al 14 ottobre 2022 

Chiudiamo in bellezza perché AN.BTI sarà protagonista della prossima edizione dell’IBE che si terrà in contemporanea al TTG Travel Experience, il marketplace del turismo in Italia. Sarà un’occasione per fare il punto sullo stato del comparto dopo 2 anni di pandemia, dopo la guerra e con interventi dedicati al trasporto collettivo di persone e alla mobilità sostenibile del futuro. IBE rappresenta l’hub di riferimento per la domanda e l’offerta di mobilità, l’incontro tra travel e bus turistici, ovvero tra trasporto e turismo. Vorrei, infine, ringraziare tutti gli associati, le nostre aziende e i nostri autisti che stanno aiutando la popolazione ucraina, sia col trasporto di beni alimentari, sia con servizi di trasporto gratuito per permetterle di lasciare in sicurezza le zone pericolose e coinvolte nel conflitto tra Russia e Ucraina. Con i nostri associati abbiamo raggiunto il confine ucraino, presso la Romania, la Polonia e in alcuni casi abbiamo prelevato le famiglie che scappavano dalla guerra direttamente dall'Ucraina. Quel che possiamo - e non è poco - per questa gente disperata, lo facciamo volentieri. Fatelo anche voi! Auspichiamo una risoluzione immediata del conflitto in corso oramai da più di un mese! 


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