Tante sono le immagini dell’Europeo appena concluso e le vignette che si rincorrono in questi giorni sui social, ma senza dubbio, tra le molte che hanno attirato la mia attenzione, c’è questa, condivisa da MASSIMO MARTINELLI sul suo profilo social con privacy pubblica (infatti ha già avuto migliaia di like e condivisioni) accompagnata dalla seguente didascalia:

«Di tutte le meravigliose foto che ho fatto voglio dedicare 2 parole a questa la più bella. Ero vicino al padre di Bonucci a fine partita leo salta le barriere viene dal papà e lo abbraccia e bacia per un minuto tra le lacrime e le sue parole "grazie papà hai visto ci sono riuscito..."Mi ha commosso. Mi sono sentito entrambi il figlio che dedica un grande traguardo al genitore e lo ringrazia per i tanti sacrifici e poi il padre che vede il figlio realizzare il suo sogno.. dentro per me ci sta tutto il senso della vita e della genitorialità.Chiunque nel suo piccolo dovrebbe avere una gioia simile se è frutto di lavoro e sacrificio».

Ed effettivamente è proprio da immagini come queste che il mito dei calciatori si rafforza, poiché proprio come noi, sono persone normali, che dedicano le loro vittorie, alle persone più care.