È stata commentata, da sinistra, come dimostrazione o prova tecnica di ciò che dovrebbe essere il premierato di Meloni la dissertazione di uno dei maître à penser della Lega, Claudio Borghi, sulle parole di Mattarella in occasione della Festa della Repubblica:

"È il 2 giugno, è la Festa della Repubblica Italiana. Oggi si consacra la sovranità della nostra nazione. Se il presidente pensa davvero che la sovranità sia dell’Unione europea invece che dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso".

Salvini, visto che la dichiarazione del suo sottoposto aveva un notevole riflesso sui media, per sfruttare la scia di tanta visibilità, si è subito detto d'accordo. I due non hanno spiegato poi come quanto da loro sostenuto possa sposarsi con il fatto che l'Italia sia uno dei Paesi fondatori dell'Unione Europea, sia dal punto di vista pratico, che dal punto di vista ideologico, pensando a Altiero Spinelli e agli altri confinati a Ventotene. Ma tant'è...

L'aspetto della vicenda che più di altri è però da sottolineare è che, in fin dei conti, questa querelle rimane comunque uno dei temi elettorali più intelligenti promossi dalla Lega in questa campagna, come conferma l'immagine in alto all'articolo, che non è un fotomontaggio di altri per prendere in giro la candidatura di Vannacci.

Ne sono riprova anche i "meme" social pro Lega promossi da Salvini, che invitano gli italiani a votare il suo partito e i suoi candidati perché con lui le bottiglie di plastica torneranno ad esser libere dai tappi e si potrà bere senza che questi finiscano per schiacciare il naso, perché con lui i gelati non si scioglieranno (!), perché lui difenderà "le nostre sane eccellenze alimentari: carne chimica, insetti fritti e altre porcherie se le mangino loro! Consumare italiano, oggi più che mai, è un atto politico" (qualcuno gli spieghi che le alternative alimentari non sono imposizioni alimentari).

Questi i temi della campagna elettorale per i quali la Lega chiede il voto degli italiani per le prossime europee.

Siamo all'assurdo? Sì. Ma non è neppure meno assurda la campagna elettorale di Fratelli d'Italia, con Giorgia Meloni che a giorni alterni gioca a fare la statista, la benefattrice, la democratica, la vittima... e persino la stronza per raccattar voti all'appuntamento del prossimo fine settimana. E come se questo non fosse già sufficiente, la premier ha iniziato a chiedere anche dichiarazioni di solidarietà alla segretaria Pd Elly Schlein, sua principale avversaria, perché quest'ultima dovrebbe confermare che la Meloni non sia una stronza e sia una democratica... Insomma, la Schlein dovrebbe trasformarsi in una cheerleader del (post) fascismo e confermare gli appelli a lei rivolti da Palazzo Chigi un giorno sì e l'altro pure. 

Prendere gli altri per cretini è da presuntuosi, ma qui si sta andando oltre.

Ma anche Forza Italia (di cui Noi Moderati fa parte) non è da meno rispetto ai partiti alleati. Infatti, si presenta alle elezioni europee con un simbolo su cui è scritto Berlusconi presidente. Gli elettori dovrebbero votare un Berlusconi presidente, di cosa non si capisce, nonostante Berlusconi sia morto un anno fa!

Su queste premesse, supportate come normali, logiche e dovute dai nove decimi della stampa nazionale, gli italiani dovrebbero scegliere di votare alle europee uno dei partiti della maggioranza (post) fascista che governa l'Italia. 

Ma cosa cosa abbiano a che fare, tali argomenti, con l'Europa ancora non lo hanno spiegato.