Sabato, la criminale giunta militare che dal 1 febbraio ha preso il potere in Myanmar, dopo aver "celebrato" la Giornata delle forze armate - presenti delegazioni di Russia, Cina, India, Pakistan, Bangladesh, Vietnam, Laos e Thailandia - con l'uccisione di almeno 91 manifestanti in diversi episodi di violenza registrati in numerose città della nazione, in serata, ha festeggiato la ricorrenza con Min Aung Hlaing e i suoi generali che hanno organizzato un sontuoso ricevimento nella capitale Nay Pyi Taw.

Tra le vittime registrate ieri vi erano anche numerosi bambini. Anche per tale motivo, dure sono state le reazioni di alcune nazioni, tra cui gli Stati Uniti, con il segretario di Stato Antony Blinken che ha accusato i militari di "sacrificare la vita delle persone per l'interesse di pochi". Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres si è detto "profondamente scioccato" dalla violenza messa in atto dai militari, con l'osservatore speciale delle Nazioni Unite Tom Andrews che ha chiesto un vertice internazionale di emergenza del Consiglio di Sicurezza.

Domenica in Myanmar, oltre alle proteste, in tutto il Paese si celebrano anche i funerali delle vittime di sabato, con la polizia che, secondo quanto riportato da alcuni media, in alcuni casi ha cercato di disperdere e arrestare le persone che si erano riunite per le funzioni.