Immigrato negli Usa alla fine del 1800, Simone Mantia, siciliano, originario di Sciacca (Ag), fu il primo maestro di Eufonio a realizzare la prima incisione con questo strumento su rullo, amato dagli allievi e poco conosciuto in Italia. A lui è dedicata una manifestazione che fino a settembre ospiterà eventi concertistici e incontri nel comune di Castelli Calepio (Bg).

Da destra il Direttore Artistico Ezio Miceli, la giornalista Rosy Abruzzo e i Maestri Alessandra Tamborlani e Sandro Satanassi in occasione della conferenza stampa di presentazione di Suoni nel Mediterraneo – International Band Music Award “Prix Simone Mantia”

Nato a Sciacca (Ag) il 6 febbraio del 1873, Simone Mantia inizia a suonare il flicorno contralto all'età di 9 anni e all’età di 17 anni emigra negli U.S.A. con la sua famiglia nel 1890. Con l’arrivo in America e gli studi musicali a New York, parte per Mantia una carriera brillante e duratura. 

Performer, compositore e maestro d'orchestra, di Eufonio e Trombone, il siciliano, in cerca di un destino migliore nel Nuovo Mondo, diventa mentore di numerosi allievi che lo descrivono come un uomo umile e modesto. Conquista presto palcoscenici di grande prestigio e nel 1908 arriva al Metropolitan Opera di New York, dove rimane per 37 anni, 12 dei quali lavorando come manager. È il primo maestro di eufonio che lavora nell'era del suono registrato lasciando un'eredità di registrazioni che sono state riprodotte nel ventunesimo secolo, alcune delle quali oggi presenti anche su YouTube. A lui si deve senza dubbi la grande popolarità di questo strumento. Il suo stile, imperniato su un baritono americano mescolato al calore e alla potenza dei suoni della sua Sicilia e alla mancanza di eccesso tipica della brass band britannica, era davvero unico. Mantia aggiunge fuoco ed eccitazione ad ogni sua performance improvvisando, saltando per ottave e suonando più velocemente di chiunque altro. La sua abilità lo distingue da altri musicisti fino a portarlo a registrare con le più autorevoli case discografiche americane e ad essere un artista sponsorizzato. 

A Mantia e alla sua opera l’Associazione di promozione musicale “Simone Mantia”, diretta da Ezio Miceli, musicista siciliano e direttore artistico, dedica la manifestazione Suoni nel Mediterraneo – International Band Music Award “Prix Simone Mantia”, evento di interesse internazionale dedicato al mondo delle bande musicali che riparte dopo la pausa forzata dovuta al Covid, proponendo una serie di eventi a cadenza quindicinale con inizio da aprile 2023 fino ad arrivare alle serate finali della kermesse che si terrà nei giorni 8, 9, 10 settembre 2023 a Castelli Calepio, la città dove attualmente vive ed opera Ezio Miceli e che diede i natali ad Ignazio Marini, altro illustre maestro coevo e conoscente di Simone Mantia. 

Si tratta di un evento che sin dalla sua prima edizione, tenutasi nel 2013 a Sciacca (Ag), città natale di Mantia, è riuscito a richiamare un pubblico eterogeneo e numeroso.

La manifestazione e gli eventi collaterali saranno condotti dalla giornalista Rosy Abruzzo originaria anch’essa di Sciacca e le tre giornate del Premio Simone Mantia saranno dedicate la prima alle Bande Storiche, la seconda alle Brass Band e la terza alla Banda rivelazione dell’anno 2022

Non mancheranno special guest come il trombettista Andrea Giuffredi, i maestri di Euphonium, Luciano De Luca e l’inglese Steven Mead.  

Inoltre, come annunciato dagli organizzatori nella conferenza stampa tenutasi sabato 29 aprile alle 16.30 presso l’Auditorium di Castelli Calepio, il Comitato Tecnico del Premio, composto dai Maestri Sandro Satanassi, Alessandra Tamborlani, Angelo Bolciaghi, Oscar Locatelli ed  Ezio Miceli, assegnerà una serie di riconoscimenti speciali. Tra questi, il Premio alla memoria Angelo Sormani, curato dal Maestro S. Satanassi, già direttore d’orchestra di Fiati al Conservatorio Verdi di Milano e dell’Insubria Wind Orchestra intitolata appunto a Sormani. Su iniziativa di Alessandra Tamborlani, clarinettista, fondatrice e presidente di WBDI Italia che riunisce musiciste e i direttori di banda donne, sarà assegnato un Premio alla direttrice d’orchestra scelta dal comitato tecnico tra una rosa di nomi. 

Un appuntamento da non perdere con ingresso gratuito, momenti di approfondimento e soprattutto tanta musica. 

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