Peskov risponde a Biden definendo impossibili le condizioni da lui indicate per l'avvio di un negoziato sul'Ucraina
Mentre la Tass pubblica i risultati dell'ultimo sondaggio che indica che il gradimento di Putin tra i russi - negli ultimi sette giorni - è "sceso" addirittura dello 0,6% attestandosi al 78,1%, la Ria Novosti riporta che il portavoce del Cremlino Peskov ha etichettato come impossibili le condizioni proposte ieri da Biden a Macron, in visita a Washington, in relazione ad un possibile faccia a faccia tra lui e il presidente russo per avviare dei negoziati con la Russia in relazione alla cosiddetta "operazione speciale" in corso in Ucraina.
"In pratica - ha dichiarato Peskov - il presidente Biden ha detto che i negoziati sono possibili solo dopo che Putin avrà lasciato l'Ucraina. Ecco cosa ha detto", aggiungendo che ciò non è nei piani del Cremlino e che l'operazione militare speciale, pertanto, prosegue.
Washington, ha continuato Peskov, non riconosce i nuovi territori della Russia, il che "complica notevolmente" la ricerca di un terreno comune per avviare un confronto.
Il portavoce del Cremlino ha poi chiosato che "per raggiungere i propri obiettivi, il presidente Putin era, è e resta aperto a negoziati con tutti", per poi concludere aggiungendo che "naturalmente, il modo migliore per raggiungere i nostri interessi è attraverso mezzi diplomatici pacifici".
In precedenza il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, aveva reso noto che Mosca mantiene aperti i propri canali diplomatici, ma di non aver ritenuto soddisfacenti le basi finora proposte per l'inizio di una trattativa che ponga fine al conflitto in corso, che la Russia ha avviato per "la protezione delle persone che sono state oggetto di persecuzione e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni".
Il compito delle forze armate russe - ricorda Ria Novosti - è liberare il Donbass e garantire la sicurezza della Russia.
Come riporta la cronaca appena riassunta, nonostante i dinieghi al dialogo, parrebbe che trattative per arrivare ad un qualche accordo di base su cui avviare poi un dialogo sarebbero in corso e questo, visto quanto accaduto finora, sarebbe un passo avanti positivo. Poca cosa, s'intende... ma comunque sempre un passo avanti.