La risposta di Hezbollah agli attacchi terroristici portati da Israele ad inizio settimana è arrivata. A detta del movimento di resistenza libanese sono stati colpiti, per ben due volte, con decine di missili Fadi 1, Fadi 2 e Katyusha, l'aeroporto militare Ramat David, a sud di Haifa, e strutture, sempre nei dintorni di Haifa, che apparterrebbero alla Rafael, multinazionale statale israeliana attiva nel settore della difesa e controllata dal Ministero delle finanze, ritenuta responsabile degli attacchi terroristici effettuati utilizzando cercapersone e walkie talkie.

Israele, da parte sua, aveva affermato di aver effettuato attacchi preventivi nel sud del Libano colpendo centinaia di postazioni di lancio di Hezbollah, ma i risultati sono stati evidentemente sopravvalutati. Infatti, in risposta agli attacchi di Hezbollah, Tel Aviv fa sapere che sono in corso e si intensificherano nuovi raid dell'aviazione verso il Libano.

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Galant, oggi ha dichiarato che gli attacchi continueranno finché gli sfollati israeliani non saranno in grado di tornare nelle lo abitazioni nel nord della Galilea.

Il conflitto tra Israele e Hezbollah è praticamente iniziato e Netanyahu potrà così tentare di far dimenticare il suo fallimento a Gaza cercando di radere al suolo anche il Libano... con la complicità militare e politica del cosiddetto occidente democratico che si prepara a supportare uno Stato canaglia in una nuova carneficina.