Questo venerdì, il Consiglio di sicurezza presso l'ufficio del Primo Ministro a Gerusalemme, dopo che in precedenza Benjamin Netanyahu aveva ricevuto le ultime rassicurazioni dal team negoziale rientrato da Doha, ha ratificato l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza:
"Dopo aver esaminato tutti gli aspetti politici, di sicurezza e umanitari, ed aver ricevuto conferma che l'accordo proposto sostenga il raggiungimento degli obiettivi di guerra, il Comitato dei Ministri per gli affari di sicurezza nazionale ha raccomandato al governo di approvare il piano proposto".
Il Governo si è riunito subito dopo in sessione straordinaria per l'approvazione definitiva. I rappresentanti dell'ultradestra, Ben Gvir e Smotrich, si sono detti contrari, ma non è ancora chiaro se ritireranno o meno il supporto al Governo dei rispettivi gruppi parlamentari.
L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inoltre comunicato che i primi prigionieri verranno rilasciati da Gaza domenica, come previsto. Secondo una nota dell'ufficio, una volta che l'accordo di cessate il fuoco sarà stato approvato sia dal gabinetto di sicurezza che dall'intero gabinetto, ed entrerà in vigore, "il rilascio degli ostaggi potrà essere effettuato secondo lo schema previsto", che vedrebbe domenica la liberazione di tre donne.
Questo l'elenco dei detenuti israeliani che verranno rilasciati nella prima fase dell'accordo: Rumi Gonen, Emily Demarey, Erbil Yehud, Doron Steinbacher, Ariel Biebs, Kfir Biebs, Sherry Biebs, Liri Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniela Ghalboa, Naama Levy, Ohad Ben, Gad Moshe Mozes, Keith Segal, Over Calderon, Eliyahu Sharabi, Itzik. Algart, Shlomo Montzour, Ohad Yahalomi, Oded Lipshitz, Tzachi Idan, Hisham Asid, Yarden Biebs, Shagai Dekel Han, Yair Horn, Omar Wankert, Sasha Trovnov, Eliya Cohen, Or Levy, Abra Mengistu, Tal Shoham e Omar Shem-Tov.
Nel primo giorno di tregua saranno 95 gli ostaggi palestinesi, donne e bambini detenuti nei carceri militari dello Stato ebraico, che potranno riabbracciare i loro cari.
Il rappresentante in Palestina dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Rick Peppercorn, nel corso della conferenza stampa da lui tenuta oggi presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra, ha affermato che dal momento del cessate il fuoco le Nazioni Unite opereranno per raggiungere l'obiettivo di far arrivare a Gaza tra i 500 e i 600 camion di aiuti ogni giorno, rispetto ai 40, 50 odierni.
Finora, sono stati almeno 113, tra cui 28 bambini e 31 donne, i palestinesi massacrati dai bombardamenti lanciati dallo Stato ebraico nella Striscia di Gaza dopo l’annuncio di mercoledì sera dell’accordo con Hamas per il cessate i fuoco, che dovrebbe entrare in vigore domenica. Oltre 264 sono stati i feriti. Il maggior numero di vittime si è registrato a Gaza City, quindi a Khan Younis e a Rafah.