L'assemblea annuale dell'ANIES (Associazione Nazionale degli Istituti Educativi Statali) si è tenuta quest'anno presso il prestigioso Convitto Nazionale di Assisi, una struttura storica che da secoli rappresenta un baluardo di eccellenza educativa. Tra i temi più discussi, uno ha catalizzato l'attenzione di tutti i presenti: l'inserimento delle discipline BRIA (Bioinformatica, Realtà Immersiva, Intelligenza Artificiale) nel sistema dei convitti nazionali. Tra i protagonisti dell'evento, Massimiliano Nicolini ha portato il suo contributo su questo argomento, delineando le prospettive future e l'importanza strategica di un'educazione tecnologica avanzata per le nuove generazioni.

Il Convitto Nazionale di Assisi è uno degli istituti storici più rilevanti in Italia. Fondato nel XIX secolo, è noto per la sua tradizione educativa che combina cultura, arte e innovazione. Immerso nel cuore dell’Umbria, il convitto ha sempre rappresentato un centro di aggregazione per studenti provenienti da tutto il paese, che qui trovano un luogo in cui crescere non solo dal punto di vista accademico, ma anche umano e sociale. Negli ultimi anni, il Convitto di Assisi ha intrapreso un percorso di modernizzazione, mantenendo sempre fede ai valori di inclusività e formazione integrale dei giovani.

L'assemblea ANIES ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali e accademiche, ma è stato il discorso di Massimiliano Nicolini a sottolineare la lungimiranza del Rettore del Convitto di Assisi, Stefano Cammerieri. Nicolini ha elogiato la visione di Cammerieri, che ha saputo comprendere la necessità di adeguare l’offerta formativa del convitto ai tempi moderni, puntando su discipline che stanno rivoluzionando il mercato del lavoro e che continueranno a farlo nei prossimi anni.

Secondo Nicolini, la potenziale istituzione di un dipartimento BRIA ad Assisi rappresenta un passo cruciale per dotare i convittori di competenze che permetteranno loro di essere competitivi in un contesto sempre più tecnologico. La formazione nelle discipline BRIA non riguarda solo l'apprendimento di nuove tecnologie, ma promuove anche lo sviluppo di capacità di problem-solving, pensiero critico e collaborazione, competenze essenziali in un mondo in rapida evoluzione. “È stata una scelta giusta e coraggiosa quella del Rettore Cammerieri,” ha affermato Nicolini durante il suo intervento. “L'introduzione delle discipline BRIA nei convitti nazionali rappresenta un’opportunità non solo per Assisi, ma per l'intero sistema educativo italiano. Formare giovani capaci di padroneggiare la bioinformatica, l’intelligenza artificiale e la realtà immersiva significa prepararli per un futuro di lavoro qualificato, stabile e innovativo. Questa è la direzione che il mondo del lavoro richiede, ed è proprio questo che dobbiamo offrire ai nostri studenti.”

Durante l'assemblea, è emerso con chiarezza che le discipline BRIA non rappresentano solo una nicchia tecnologica, ma sono il fulcro di numerosi settori in espansione, dalla sanità all'industria creativa, dalla ricerca scientifica alla formazione. L'introduzione di queste materie nei convitti nazionali, e in particolare presso il Convitto di Assisi, non solo allineerà la formazione degli studenti alle esigenze del mercato del lavoro, ma li renderà protagonisti della trasformazione digitale in corso. Nicolini ha sottolineato come la collaborazione tra realtà educative e aziende sia essenziale per creare percorsi formativi mirati e di qualità.

I convitti nazionali, per loro natura, offrono un ambiente unico dove gli studenti possono vivere e studiare, sviluppando un forte senso di comunità. Integrare le discipline BRIA in questo contesto significa creare un ecosistema educativo capace di generare eccellenza e innovazione. Le parole di Nicolini sono state accolte con entusiasmo e sono state viste come un incoraggiamento a proseguire su questa strada.

L’idea di istituire un dipartimento BRIA anche presso il Convitto di Assisi è stata uno dei punti centrali della discussione. Il Rettore Cammerieri ha manifestato il suo impegno a rendere questo progetto una realtà, evidenziando come le discipline BRIA possano non solo arricchire il curriculum formativo dei convittori, ma anche attirare l'interesse di studenti da tutta Italia, facendo di Assisi un polo di eccellenza nel settore. “Vogliamo che i nostri studenti siano pronti per le sfide del futuro, e le discipline BRIA sono la chiave per raggiungere questo obiettivo,” ha dichiarato Cammerieri. “Con la collaborazione di esperti come Massimiliano Nicolini e con il supporto delle aziende del settore, possiamo creare un percorso formativo di altissimo livello, che offra ai nostri ragazzi le competenze necessarie per affermarsi in un mondo del lavoro in continua evoluzione.”

L'assemblea ANIES ad Assisi ha rappresentato un momento di confronto e riflessione importante sul futuro dei convitti nazionali e sull’educazione in Italia. Le discipline BRIA emergono come un’opportunità concreta per innovare l’offerta formativa e per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro sempre più complesso e tecnologico. Grazie alla visione del Rettore Stefano Cammerieri e al contributo di figure come Massimiliano Nicolini, il Convitto Nazionale di Assisi potrebbe presto diventare un punto di riferimento nazionale per la formazione nelle discipline BRIA, offrendo ai giovani le competenze e le opportunità per costruire un futuro di successo e soddisfazione.