Pioli-Milan, è finita: domani l’annuncio del divorzio

La stima e l’affetto rimarranno, a prescindere da come sono andate le cose. E poiché ci sono, appunto, stima e affetto (reciproci), il Milan intende salutare come si deve Stefano Pioli. Nella mattinata di venerdì, vigilia dell’ultimo atto stagionale contro la Salernitana (sabato sera a San Siro), il club rossonero comunicherà ufficialmente la fine del rapporto con il suo attuale allenatore in anticipo di un anno sulla scadenza contrattuale.

Un congedo probabilmente diverso da quello che mediamente viene allestito quando una società cambia guida tecnica. Diciamo un addio più “sentito”, basato sulla riconoscenza di via Aldo Rossi nei confronti di un allenatore che conclude un quinquennio indiscutibilmente positivo, al netto di una stagione attuale al di sotto delle attese (e delle possibilità). Il comunicato, da quanto filtra, non conterrà la parola esonero, segno che allenatore e club hanno evidentemente trovato un accordo per dirsi addio. In altre parole, il tecnico di Parma non rimarrà a libro paga del club. Le tempistiche dell’ufficialità non sono casuali: la società, così facendo, permetterà a Pioli di congedarsi senza imbarazzi e situazioni in sospeso da San Siro. Per l’amichevole contro la Roma in Australia (Perth) del 31 maggio la squadra dovrebbe essere affidata a Bonera.

Ufficiale: Thiago Motta e il Bologna si separano

Thiago Motta non rinnova con il Bologna, lascerà il club a fine stagione. È quanto è emerso dall’incontro con la dirigenza rossoblù, come ha annunciato il club emiliano in una nota ufficiale: “Thiago Motta ha comunicato alla società l’intenzione di non rinnovare il contratto con il Bologna. Preso atto della decisione, il club ringrazia il tecnico per lo straordinario lavoro svolto e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della carriera”


Thiago Motta: “Grazie Bologna, mi hai reso un uomo felice…”

Thiago Motta, allenatore del Bologna, nella giornata di oggi ha dato ufficialmente l’addio al Bologna, comunicando al presidente Saputo e alla dirigenza rossoblù la sua intenzione di non rinnovare il contratto, in scadenza il 30 giugno prossimo. Lo attende adesso la Juventus, che si è portata avanti con l’offerta.

Intanto però l’allenatore consegna qualche riflessione all’ANSA: “Grazie a Bologna, mi hai reso un uomo fiero e felice. In questi due anni, abbiamo vissuto insieme un ciclo di grande crescita per tutti, per me, per i ragazzi e anche per la società. Sono fiero di aver portato il Bologna in Champions League senza mai tradire la nostra filosofia di gioco e la grande passione dei tifosi che ci hanno spinto e motivato in ogni momento”.

Quindi prosegue e conclude con i ringraziamenti: “Ringrazio il presidente Joey Saputo. Ringrazio ed abbraccio tutti i miei giocatori che in queste due stagioni hanno aderito alla nostra idea di calcio, impegnandosi fin dal primo giorno. Ringrazio tutte le persone che lavorano con dedizione quotidiana per questo club. Ringrazio Bologna e i bolognesi perché mi hanno reso un uomo felice”.

Locatelli fuori dalla nazionale: rabbia social, una black story!

Scorri la lista e non lo trovi e la sorpresa è tanta. Scorri la lista dei 30 pre convocati dal ct Luciano Spalletti per Euro 2024 e non trovi il nome di Manuel Locatelli, di uno dei grandi protagonisti del trionfo di Wembley solo 4 anni fa. Il centrocampista della Juventus è stato escluso dalla Nazionale azzurra e quindi, quest’estate, non prenderà parte alla competizione continentale.
Manuel Locatelli rappresenta un enorme paradosso nella stagione della Juventus. Le statistiche dicono che è al primo posto in tutta la Serie A per passaggi nell’ultimo terzo di campo, dicono che è il migliore – o tra i migliori -, nella rosa bianconera per numeri in fase di possesso palle e in fase di interdizione. Eppure, è stato uno dei più bersagliati, è andato spesso in sofferenza e ha commesso errori.
Cosa non ha funzionato? Lo ha spiegato lo stesso calciatore nel post Bologna-Juventus: “Come in tutte le cose serve essere oggettivi: bisogna giocare meglio. Provare a fare di più, tenere la palla. Per me sarebbe importante averlo. Non è una colpa o una critica. Se analizzi la stagione, alcune partite abbiamo sbagliato tanto. Anche oggi. Quando la palla ce l’hanno gli altri, fai fatica. Ti arrabbi coi compagni, tra di noi. Bisogna fare scelte migliori, migliorare tante cose tecniche e migliorare il possesso”.
Come racconta lo stesso calciatore, per le sue caratteristiche è importante tenere il possesso palla e, in questa stagione, in Serie A la Juventus è solo all’undicesimo posto nella speciale classifica di tempo trascorso con il pallone tra i piedi dalla squadra.
All’uscita delle convocazioni, Manuel Locatelli ha condiviso una schermata nera su Instagram. Risposta piuttosto eloquente.


Atalanta, festa senza fine: ritorno a Bergamo con l’Europa League in mano!

La Dea è atterrata a Bergamo, portando con sè il trofeo dell’Europa League conquistato a Dublino. La festa è iniziata praticamente sulla pista di Orio al Serio dove alle 14:25 è atterrato il charter con la squadra, con circa un migliaio di tifosi che la attendevano dietro alla recinzione a fondo pista. De Roon, il primo a scendere dall’aereo portando la coppa, ha alzato il trofeo mostrandolo ai tifosi, poi tutta la squadra si è schierata prima di salire sul bus aeroportuale per ricevere l’applauso a distanza dei tifosi e ricambiarlo, rispondendo ai cori. Tra i più raggianti Gasperini, che ha sollevato la coppa insieme a Ruggeri, presentatosi in maglia nerazzurra. E poi Lookman, applauditissimo.

Ma la festa è appena iniziata. Dopo la lunga notte di festeggiamenti per le strade, i tifosi non vedevano l’ora di riabbracciare i loro eroi, e allora per evitare complicazioni e problemi allo scalo orobico, i giocatori sono stati fatti uscire con un autobus dal varco Nord di via Paderno a Seriate, nella zona destinata ai cargo. Successivamente, la squadra è salita sul suo pullman diretta a Zingonia: coppa in bella mostra davanti, accanto all’autista, e pullman che ha iniziato a muoversi a passo d’uomo, circondato dai tifosi in festa che l’hanno accompagnato lungo la strada, dove si erano radunati. Per i prossimi giorni, si pensa già anche all’organizzazione della sfilata sul pullman scoperto per le vie della città, dopo che il sindaco Gori ha dato l’ok, mentre per domenica allo stadio il club ha in mente qualcosa di speciale al termine della sfida casalinga contro il Torino.


Euro 2024, i pre convocati di Spalletti: riecco Fagioli, non c’è Locatelli

A distanza di 1055 giorni dal trionfo di Wembley, inizia una nuova avventura europea per la Nazionale, che venerdì 31 maggio si radunerà al Centro Tecnico Federale di Coverciano per cominciare la preparazione a UEFA EURO 2024. Il Ct Luciano Spalletti – che giovedì 6 giugno diramerà la lista degli Azzurri che prenderanno parte al Campionato Europeo – ha convocato 30 calciatori per il raduno: prima chiamata in Nazionale per il difensore del Bologna Riccardo Calafiori, che nel 2022 aveva preso parte agli stage dedicati ai calciatori di interesse nazionale, e seconda convocazione per il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli a un anno e mezzo di distanza dalla prima e unica presenza in maglia azzurra in occasione dell’amichevole con l’Albania del novembre 2022. Seconda chiamata anche per Raoul Bellanova (Torino) e Michael Folorunsho (Verona), già convocati a marzo per le due amichevoli negli Stati Uniti con Venezuela ed Ecuador. Tornano in Nazionale il centrocampista del Torino Samuele Ricci e il portiere della Lazio Ivan Provedel, assenti rispettivamente dal novembre 2022 e dal novembre 2023.

Prima della partenza per la Germania, fissata per lunedì 10 giugno, la Nazionale disputerà due test amichevoli: martedì 4 giugno con la Turchia (ore 21, stadio ‘Renato Dall’Ara’ di Bologna) e domenica 9 giugno con la Bosnia ed Erzegovina (ore 20.45, stadio ‘Carlo Castellani’ di Empoli). All’indomani del match con la nazionale bosniaca l’Italia raggiungerà la Germania, dove nel quartier generale di Iserlohn sosterrà le ultime sedute di allenamento prima dell’esordio nel Campionato Europeo in programma sabato 15 giugno a Dortmund con l’Albania.

I CONVOCATI PER IL RADUNO

Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Torino), Alessandro Buongiorno (Torino), Riccardo Calafiori (Bologna), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Gianluca Mancini (Roma), Giorgio Scalvini (Atalanta);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Juventus), Michael Folorunsho (Hellas Verona), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Samuele Ricci (Torino);
Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).

CHI MANCA – Tra gli esclusi eccellenti da questa tornata di convocazioni ci sono Locatelli, Gatti (Juventus), Politano (Napoli), Bonaventura (Fiorentina) e ancora Immobile (Lazio), Colpani (Monza) e Zappacosta (Atalanta). Out Zaniolo per infortunio e Tonali per squalifica.


Gasperini al bivio, il Napoli lo tenta: a ore l’incontro con l’Atalanta 

Resta o va via? È la domanda che da mercoledì notte, tra un festeggiamento e l’altro, si fanno in quel di Bergamo con al centro Gian Piero Gasperini. Lui, che con i nerazzurri ha fatto la storia, non ha negato di essere davanti a un bivio. Proseguire, anzi probabilmente concludere la carriera all’Atalanta, o fare il grande salto una big. Quel salto ‘fallito’ con l’Inter di Moratti nel 2011, ma che De Laurentiis spinge per fargli compiere nuovamente. Il patron degli azzurri lo vuole sotto il Vesuvio per aprire la strada alla rinascita del Napoli che a breve concluderà una stagione a dir poco fallimentare.

Molto dipenderà dall’esito dell’incontro che oggi, al massimo domani, lo stesso tecnico di Grugliasco terrà con la proprietà. Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, solo poche ora fa ha ostentato tranquillità “Sono sereno, non ho dubbi”, decisamente più aperturista Gasperini, tentato dall’opportunità Napoli. “Se uno deve scegliere il momento di uscire è questo – le sue parole -. Ci rifletto, ma penso di no”. Presto, anzi prestissimo conosceremo la decisione del tecnico: determinanti saranno le rassicurazioni che la famiglia Percassi dovrà dargli in merito alle mosse in programma nel prossimo mercato. Gasp infatti, vuole puntare ancora più in alto: vietato abbassare il tiro dopo il trionfo di Dublino. A Bergamo tutti sperano che la favola Atalanta continui con lo stesso condottiero in panchina.