Secondo Mosca i militari russi morti finora nell'operazione speciale in Ucraina sono circa 10mila e oltre 16mila quelli rimasti feriti
Secondo le stime preliminari dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, dall'inizio dell'operazione militare speciale in Ucraina al 20 marzo, le forze armate della Federazione Russa hanno perso 96 aerei, 118 elicotteri e 14.700 militari.Il Ministero della Difesa della Federazione Russa confuta le informazioni dello stato maggiore ucraino sulle presunte perdite su larga scala delle forze armate russe in Ucraina. Secondo il Ministero della Difesa della Federazione Russa, durante l'operazione speciale in Ucraina, le forze armate russe hanno perso 9.861 uomini, mentre 16.153 sono i feriti.
Questo è quanto è apparso per pochissimo tempo su uno dei media pro Cremlino, Komsomolskaya Pravda, che ha reso noto il numero delle perdite russe secondo il ministero della Difesa di Mosca.
L'Ucraina aveva parlato di quasi 15mila soldati russi morti finora... ma durante una guerra la propaganda è essa stessa un'arma. Pertanto, le cifre possono essere registrate, ma valgono quel che valgono se non confermate ufficialmente da una parte terza.
In questo caso, però, un mezzo d'informazione della propaganda di Mosca ha pubblicato i dati sulle perdite dell'esercito russo, diffusi dal ministero della Difesa russo! E anche se i numeri sono inferiori rispetto a quelli diffusi da Kiev, 9.861 soldati russi morti e 16.153 feriti sono comunque perdite enormi in meno di un mese di combattimenti a seguito di una cosiddetta "operazione speciale".
Naturalmente i numeri sulle perdite dell'esercito russo sono stati cancellati nel giro di pochissimo tempo, ma è stato inutile perché la cache rimane.
Da segnalare anche che il presidente Zelensky ha anticipato che i contenuti di un qualsiasi accordo dovranno poi essere approvati in un referendum dai cittadini ucraini, che di dovranno esprimere sui territori occupati e sulle garanzie di sicurezza del Paese, che, tradotto, dovrebbe significare l'adesione o meno alla Nato.