TACCUINO #31
Taccuino Tematico: del Non Ente e della Ferita dell'Esistere
Introduzione: Il "Cosiddetto" Essere e la Non Partecipazione all'Esistere
Il “cosiddetto” uomo contemporaneo, prodotto di una storia che ne ha distorto l’essenza, calzandone nuova, si presenta come un frammento incompleto, una forma vuota e priva di apertura all'abisso della conoscenza. Questo non ente, prigioniero di impulsi narcisistici e di un vuoto chimico nelle comunicazioni interne, è definito più per ciò che manca che per ciò che possiede. La struttura del cosiddetto uomo è il risultato di un errore originario, un fallimento nel concepimento della sostanza autentica, che lo rende incapace di partecipare all’essere.
1. L’Uomo Liquido Narcisista: Un Abisso di Vuoto Chimico
La figura del “cosiddetto” uomo liquido, dominata da pulsioni immediate, risulta incapace di trascendere il proprio ego. La cosiddetta contemporaneità ha prodotto un essere che non si rapporta alla conoscenza se non come sfruttamento e non si apre alla spontaneità del sentire viscerale, perché incapace di ascoltarlo, o perché vive la distosione delle realtà consolidate sulle illusioni. L’uomo liquido rappresenta una stortura mentale, o ectopsia, che lo rende “cosciente di sé” solo in quanto eco del vuoto, senza vera sostanza.
2. Il Cosiddetto Narciso Perverso: Violenza e Mancata Evoluzione
Trattiamo la figura del narciso perverso, immagine di colui che persegue un’autoglorificazione vuota e sterile. Nel cosiddetto narciso si riflette il fallimento di una potenziale evoluzione: incapace di esplorare il sentire autentico, egli non solo rimane bloccato nel proprio riflesso, ma rappresenta una negazione dell’essere. È qui che la cosiddetta slealtà e il tradimento del sé si manifestano come ferite sanguinanti, simbolo di un’aria torturata che si morde e si rinnega, impedendo l’apertura verso il sentire viscerale.
3. Pulsioni Sessuali come Prigione Sociale
L’uomo del cosiddetto sistema sociale è stato reso schiavo delle sue pulsioni sessuali. Queste pulsioni, anziché sorgere come espressione naturale della “uno cosa,” sono manipolate e strumentalizzate, ridotte a mere funzioni di controllo e vincolate a una moralità soffocante. La cosiddetta morale della società moderna ha incanalato l’espressione sessuale dell’uomo verso una finzione e una repressione che negano la spontaneità e la sincerità del desiderio, fonte di tortura del desiderio stesso, danno dei popoli. Da qui, la cosiddetta “società” trasforma il desiderio in schiavitù, non come liberazione dell’essere, ma come strumento di sottomissione.
4. Il Principio di Non Apertura: Il Portale Chiuso all'Abisso della Conoscenza
Esploriamo il fallimento dell’uomo di accedere a una conoscenza profonda e non mediata: il “cosiddetto” essere umano, incapace di percepire il sentire viscerale, rimane chiuso all’accesso all’abisso. La mente, se concepita come filtro, non è che una parodia del vero sapere: il cervello diviene una barriera, un vincolo che blocca il flusso diretto tra cuore e coscienza. Questo è il limite imposto dal “cosiddetto” concepimento umano: la non apertura impedisce al non ente di avvicinarsi all’essere autentico, mantenendolo in uno stato di ignoranza.
5. La Nuova Specie: Superamento della Morte dell'Uomo
Sussiste la possibilità di una specie che superi la “morte dell’uomo”? A differenza del cosiddetto narciso perverso, l’essere di nuova specie si muove verso una coscienza che non è soggetta ai limiti imposti dalle strutture sociali e dai vincoli biologici preimposti. Qui, la nuova specie diventa un’entità che, pur conoscendo la sua provenienza dal nulla e il suo ritorno al nulla, riesce a intravedere orizzonti di conoscenza mai tentati. Questa specie nuova, “evoluta per linea di sangue”, è libera dal cosiddetto narcisismo e dall’illusione dell’ego, pronta a esplorare l’infero abisso del saputo.
Conclusione: La Ferita della Parola e l’Abbandono del Cosiddetto
Riflessioni sul linguaggio e sulla parola trascinano ferite, abusi e inganni storici. Il “cosiddetto” diviene un marchio che riconosce la limitatezza del linguaggio umano, un linguaggio che perpetua il vuoto e la “stortura mentale”. La nuova specie si distacca da questo linguaggio falso e cerca di esprimere, con parole che non siano più solo “cosiddette”, un sapere che è verità sostanziale. Ci avviciniamo alla considerazone essenziale grazie alla quale vivamo ogni speculazione come malattia da curare.