Per fornire ai nostri lettori, alle startup che ci seguono e alle imprese in cerca di smart solution, abbiamo deciso di pubblicare dei consigli utili e delle risorse edute qualche giorno fa su starupworld.com il sito internet più popolare dedicato al mondo delle nuove imprese e dei nuovi approcci al mercato e all’innovazione.

 

  1. Iniziare con le proprie forze: considerando che ogni “centesimo risparmiato è un centesimo guadagnato”. Una delle soluzioni per farlo è mantenere propria la gestione del business, senza allargare la base decisionale dell’azienda ed evitando così di suddividere troppo le quote tra i soci.
  2. Ricercare finanziamenti pubblici (o anche di enti privati): nell’articolo originale parla di seed funding poco diffusi in Europa ma non mancano anche qui in maniera ridotta e secondo specifiche deroghe al diritto comunitario (ad esempio consentendo ai pubblici poteri di finanziare le imprese per un ammontare non superiore a 200 mila euro). Università, premi dedicati, Mise e altri simili soggetti da anni si fanno promotori di finanziamenti a fondo perduto o a tasso agevolato per sostenere le imprese nascenti e negli ultimi anni s’è registrato un incremento considerevole nel settore delle startup.
    Come nel caso del fondo rotativo della Camera di Commercio di Pisa per un periodo limitato l’ente subentra ai titolari nella direzione, ne semplifica l’ingresso nel mercato e ne garantisce risultati ottimali per poi lasciarla, già avviata nelle mani di chi comunque l’ha fondata. Questo budget iniziale se viene dall’esterno rappresenta una grande mano d’aiuto per l’acquisto di materiale, per gli stipendi, per l’affitto di attrezzature o edifici, infrastrutture, forniture e via discorrendo. Si tratta in sostanza di offrire una copertura, selezionando l’idea migliore da finanziare, per tutte quelle spese che per un impresa nascente rappresenterebbero degli oneri gravosi.
    [continua sul nostro sito la lettura]