Nel giorno dell'incoronazione di Carlo in Inghilterra il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati riflette sull'evento indicando alcune categorie teologiche  per una valutazione del rapporto tra politica e fede...

Secondo Bartolomeo Sorge "La diversità del piano della fede da quello della politica e la necessità del piano intermedio delle mediazioni culturali che devono animare la prassi e l'impegno temporale del cristiano, nello stesso tempo, fondano e suppongono la «laicità» della politica... In che cosa consiste allora l'ispirazione cristiana della politica? La fede esercita una duplice funzione verso la politica, presa nel suo aspetto e di cultura politica e di prassi.

La prima funzione è quella di coscienza critica della politica. Grazie alla luce che la rivelazione cristiana getta sull'uomo e sulla storia, la fede diventa come uno specchio nei confronti del servizio politico. Non che in essa si trovi l'indicazione concreta del cammino da fare; ma nel senso che la coerenza con i valori evangelici diviene elemento essenziale di verifica della bontà del cammino, del programma, delle scelte che i politici autonomamente e responsabilmente compiono.

Così, la fede da un lato induce a condannare e a rifiutare con forza tut to ciò che è contro il bene dell'uomo, smascherando le deviazioni anche quando talvolta sono presentate come una crescita o una «conquista di civiltà»; d'altro lato, la fede, essendo trascendente e non identificandosi con nessuna ideologia, apre gli occhi a cogliere tutto ciò che va nel senso vero dell'uomo, induce a favorire quanto di buono c'è in ogni elaborazione culturale e politica, mette in luce quanto nella società unisce e serve a costruire una città a misura d'uomo, aperta alle istanze trascendenti.

Accanto a questa funzione critica e di discernimento, la fede esercita verso la politica una seconda funzione: profetica e creativa; cioè, nel pieno rispetto della laicità delle necessarie mediazioni, suggerisce positivamente scelte coraggiose e aperte. La «coerenza» con i valori cristiani non consiste soltanto nel fatto di garantirsi che in un programma o in una data scelta non vi sia nulla che contraddica i valori della fede o dell'etica; sta soprattutto nello stimolo a trovare risposte nuove ai problemi nuovi e ad elaborare programmi costruttivi ed efficaci per venire incontro alle sfide del cambiamento, inventando e creando soluzioni positive adeguate." (NPG 1991-3/4-38). 

Ripensando alla teologia e alla storia della comunità cristiani delle origini svincolata da ogni forma di proselitismo politico come credenti dovremmo relativizzare formalismi e sontuosità (anche quelle dei "rituali dell'incoronazione") per dare spazio alla fede autentica che si nutre di amore e speranza.

"Come sacerdoti sposati auspichiamo un mondo di pace e di unità".