In Sudafrica, la maggior parte dei terreni di proprietà privata (26 milioni di ettari) è ancora in mano all'8% della popolazione bianca, mentre i neri, l'80% dei 60 milioni di abitanti di quella nazione, ne possiedono appena il 4%.  

Il problema affonda le radici nel Native Land Act del 1913, che assegnò l'87% delle terre ai bianchi, e nelle politiche di apartheid, come il Group Areas Act del 1950, che espropriò 3,5 milioni di neri dalle terre che da sempre erano in loro possesso. Trent'anni di governo dell'ANC hanno creato un'élite nera, ma per la maggioranza povera della popolazione la promessa di giustizia economica è rimasta incompiuta.  

Il nuovo Expropriation Bill, legge per l'esproprio, mira a correggere questi squilibri consentendo espropri per terreni abbandonati o che rappresentino un rischio per le persone. Gli espropri saranno comunque conseguenti a precedenti tentativi di accordo con i proprietari. I movimenti che rappresentano gli afrikaner si rifiutano di accettare la nuova legge.  

Dopo aver firmato, venerdì scorso, l'ennesimo ordine esecutivo, stavolta per sospendere ogni assistenza finanziaria al Sudafrica, il presidente americano Donald Trump ha voluto occuparsi anche della legge per gli espropri licenziata da Pretoria, lanciando al riguardo, sul proprio account Truth, accuse contro il Sudafrica:

"Il Sudafrica sta confiscando terre e trattando MOLTO MALE certe classi di persone. È una brutta situazione che i media della sinistra radicale non vogliono nemmeno menzionare. Sta avvenendo una massiccia VIOLAZIONE dei diritti umani, sotto gli occhi di tutti. Gli Stati Uniti non lo tollereranno, agiremo. Inoltre, per questo motivo, taglierò tutti gli aiuti al Sudafrica fino a nuovo avviso!"

A seguito di affermazioni simili, viene da chiedersi se coloro cui Trump si rivolge siano unicamente dei cretini cui dare a bere delle cretinate in base alla convenienza del momento oppure se anche lo stesso Trump sia un cretino tale da non rendersi conto delle cretinate che dice e fa.

In pratica, il presidente degli Stati Uniti difende i furti dei boeri e parla di violazione dei diritti umani, dimenticando di  aver appena deciso di continuare a supportare finanziariamente e militarmente lo Stato ebraico che sta violando i diritti umani del popolo palestinese a partire dal 1948 con i crimini di apartheid e genocidio. E questo dopo aver proposto durante il suo primo mandato una riedizione del Bantustan in Cisgiordania e, adesso, la deportazione dei palestinesi da Gaza

A tutto c'è un limite.