Abascal ha detto che il premier spagnolo Sanchez sarà impiccato per i piedi e Meloni lo invita ad Atreju
Il (post) franchista Santiago Abascal, leader di Vox, non ha preso bene che dopo le politiche della scorsa estate in Spagna i socialisti siano ancora al governo, anche in funzione del fatto che, per dar vita ad una maggioranza che lo potesse supportare, l'attuale premier Pedro Sanchez ha concesso l'amnistia agli indipendentisti catalani condannati a seguito del referendum secessionista dell'ottobre 2017, avendo in cambio dal partito Junts per Catalunya i voti necessari per far partire, lo scorso novembre, il nuovo esecutivo.
Pochi giorni fa Abascal, recatosi a Buenos Aires per festeggiare l'insediamento alla carica di presidente dell'Argentina il suo amico e alleato (!!!) Javier Milei, in un'intervista al Clarin ha definito Sanchez "un uomo senza princìpi" che "può calpestare le leggi e mettere a rischio l'unità nazionale. ... Verrà il momento in cui la gente vorrà impiccarlo per i piedi".
Perché può interessare all'Italia una dichiarazione che riguarda la politica interna spagnola? Perché il riferimento all'impiccagione a testa in giù di Benito Mussolini a Piazzale Loreto lo ha fatto uno che parteciperà ad Atreju, evento nato per dar voce alla gioventù (post) fascista quando Giorgia Meloni era una "pischella" e adesso che è cresciuta (nel senso che è invecchiata) è diventato la festa nazionale di Fratelli d'Italia, che nel 2023 si svolgerà nei giardini di Castel Sant'Angelo dal 14 al 17 dicembre.
Abascal, in queste ore ha poi dichiarato di essere molto soddisfatto che a seguito delle sue parole il governo lo denunci, in modo che così potrà ancora ribadire la sua affermazione, anzi... il suo pronostico.
Abascal sarà l'ospite internazionale di Atreju e affiancherà Meloni sul palco in occasione del suo intervento. Non c'è che dire, un ospite di riguardo!
La cosa curiosa è che ogni volta che da sinistra qualcuno aveva fatto riferimento all'impiccagione a testa in giù, oltre che di Mussolini, di un membro dell'attuale governo, dai partiti e dai media che lo supportano è sempre partito un immediato coro di indignazione e proteste per sottolineare quanto fosse inopportuno, indecente, pericoloso, ecc... tale paragone.
E adesso? Silenzio.
Ma è opportuno che una premier che vuol farsi credere conservatrice possa affiancarsi ad uno che fa affermazioni che, pronunciate da altri, lei ha definito, più o meno, delinquenziali?
Oltretutto, il (post) franchista Abascal è anche alquanto confuso. Vista la sua storia, il riferimento ai fatti di piazzale Loreto è sbagliato. Quello che avrebbe dovuto citare (considerando che Sanchez è socialista e non fascista) avvenne qualche mese prima della fine della guerra e del fascismo (di Mussolini), dove il 10 agosto 1944 furono fucilati e lasciati esposti i corpi di quindici partigiani, che dovevano essere di avvertimento ai moltissimi milanesi (piazzale Loreto a quel tempo era il principale luogo di transito tra la zona industriale e quella residenziale) che vi transitavano.