"Oh mio dio che cosa abbiamo fatto!"
Così Gasly ha commentato via radio con il team dell'AlphaTauri la vittoria del Gran Premio d'Italia di Formula1 sul circuito di Monza. Un esito di gara più che incredibile, considerando le premesse che avevano anticipato il Gran Premio.
Two of F1's young stars, charging to the chequered flag in pursuit of that first win
— Formula 1 (@F1) September 6, 2020
What a grandstand finish these two put on!#ItalianGP 🇮🇹 #F1 pic.twitter.com/UZB4F34h09
Per la Mercedes la gara era iniziata bene solo a metà con Hamilton subito al comando fin dalla partenza, mentre Bottas, lento al via, si è ritrovato in sesta posizione, con una vettura non in grado di recuperare a differenza di quanto era sempre accaduto negli altri gran premi. La sua gara è risultata anonima e per tutti e 53 i giri del circuito non è riuscito mai a lottare per il podio, lamentandosi spesso con il box per la configurazione della vettura che non gli consentiva di spingere come avrebbe desiderato.
La Ferrari di Vettel, per un problema ai freni, si è ritirata a pochi giri dall'inizio della gara.
A "sconvolgere" il naturale tran tran della corsa solitaria di Hamilton è stato il ritiro della Haas di Kevin Magnussen, che ha parcheggiato la sua vettura all'ingresso della pit lane, con il direttore di gara, Michael Masi, che ha decretato l'ingresso della safety car.
Giovinazzi ed Hamilton hanno approfittato del momento per sostituire i pneumatici. E questo è stato l'errore che è costato ad entrambi 10 secondi di penalizzazione. Infatti il direttore di gara aveva chiuso la corsia dei box perché i commissari dovevano spostare la macchina di Magnussen e nessuno doveva accedervi.
Alcuni piloti, tra questi Gasly, si erano invece già fermati per sostituire i pneumatici. Quindi, quando la corsa è ripresa con una nuova ripartenza dovuta all'uscita di pista della Ferrari di Leclerc alla parabolica che aveva fatto decidere Masi per una interruzione della gara per ripristinare i pneumatici di protezione al bordo del circuito dove era avvenuto l'incidente, il pilota dell'AlphaTauri si è ritrovato terzo in griglia.
Al nuovo via, Gasly ha approfittato della scia di Hamilton per portarsi in seconda posizione e quando il pilota inglese si è dovuto fermare ai box per scontare la penalità si è ritrovato al comando della gara, conservando la prima posizione fino al traguardo, riuscendo, senza particolari problemi, a tener dietro la McLaren di Sainz, secondo a 4 decimi.
Stroll (Racing Point) era secondo in griglia alla ripresa della gara, ma anche lui come Bottas è partito male ed ha perso alcune posizioni, recuperate in parte nei 23 giri che mancavano al traguardo, finendo al terzo posto.
Un podio, quello visto a Monza, che non si registrava da tempo, dove non è presente nessuno dei piloti in lotta per il mondiale. Neppure Verstappen è riuscito ad approfittare dei guai di Hamilton, essendosi ritirato per problemi alla vettura, ma che ha sempre galleggiato nelle retrovie.
Al quarto posto l'altra McLaren di Norris, che ha preceduto di un paio di secondi Bottas e Ricciardo (Renault). Hamilton si è dovuto accontentare solo del settimo posto, riuscendo a recuperare solo parzialmente il distacco accumulato con la sosta forzata ai box, finendo a 17 secondi dal primo.
Ocon (Renault), Kvyat (AlphaTauri) e Perez (Racing Point), nell'ordine, sono gli altri piloti arrivati a punti. Da segnalare l'ottima gara di Raikkonen che con l'Alfa Romeo, dopo la ripartenza, si è trovato nelle primissime posizioni, salvo poi vedersi risucchiato progressivamente a causa della mancanza di potenza del motore Ferrari.
Dopo questa gara, Hamilton guida il mondiale con 164 punti, seguito da Bottas con 117, terzo Verstapen con 110.
La prossima settimana, la Formula 1 si trasferirà al Mugello per disputare il Gran Premio della Toscana. Riusciranno le due Ferrari a far dimenticare il disastro delle ultime due gare nel giorno in cui dovranno anche celebrare i primi 1000 gran premi disputati in Formua 1 dalla casa di Maranello?
Inoltre, la prossima settimana, saranno ammessi i primi spettatori ad assistere ad una gara di Formula 1: 2.880 al giorno, di cui 880 riservati agli Scuderia Ferrari Club.