Politica

Salvini è solo un opportunista e non un fascista, però...

«La persona in questione ha l'abitudine di dire tutto e il contrario di tutto. Come dico spesso: se i migranti andassero di moda si dipingerebbe di nero e andrebbe in pattino in mezzo al mediterraneo.»

Così Carlo Calenda ha descritto la "persona in questione", cioè il vicepremier, ministro dell'Interno, segretario della Lega Matteo Salvini.

Che cosa ci riassume, in sostanza, Calenda? Che Salvini è, come tanti politici (e questo non va mai dimenticato), né più né meno che un semplice opportunista.

Ieri invocava il Vesuvio che eruttasse perché con la sua lava ricoprisse, e così ci "liberasse", dei napoletani perché colerosi. Oggi i napoletani sono tutti amici suoi e li bacia pure in fronte così come tutti gli altri meridionali, un tempo solo "terroni", tanto che al Senato si è fatto eleggere con i voti dei calabresi.

L'importante, per Salvini e i politici alla Salvini, è il non dover dare spiegazioni a ciò che premettono e a ciò che dicono, perché allora inizierebbero ad andare in difficoltà.

Qualche esempio.

Salvini dice di essere, anche in qualità di ministro dell'Interno, decisamente contro tutte le mafie. E per confermarlo che cosa fa? Come segretario della Lega ha reclutato nel suo partito moltissimi, se non quasi tutti, i rappresentati del voto clientelare del sud. In Calabria, come ha dimostrato un servizio di Report di alcuni mesi fa, l'operazione è stata quasi capillare. Inoltre, nella legge di bilancio 2019, la Lega ha preteso che la soglia per l'affidamento diretto degli appalti da parte degli enti locali, da 40mila euro (già alta) passasse a 150mila euro (la richiesta iniziale era di 200mila euro).

Unendo i puntini, come si fa nella Settimana Enigmistica, il probabile disegno che viene tracciato è meno che tranquillizzante e non contribuisce certo a convincerci che è così che si combattono le mafie.


Salvini vuol salvare i migranti, soprattutto quelli provenienti dall'Africa, impedendo alle navi delle Ong di operare nel Mediterraneo. Queste le giustificazioni: ai salvataggi in mare debbono pensare i libici  e non possiamo ospitare tutti gli africani in Italia, con l'Europa che si rifiuta anche di accoglierne una parte.

Prima questione. Il Governo libico riconosciuto dall'Italia (e dall'Europa) non rappresenta e non controlla, ben che vada, se non qualche quartiere di Tripoli. Pertanto, che la Libia possa offrire ai migranti recuperati in mare - da chiunque vengano soccorsi - un porto sicuro è impossibile. E che a dei naufraghi debba essere assicurato un porto sicuro lo afferma il diritto internazionale (purché valga qualcosa). Inoltre, il Governo libico tiene imprigionati i migranti in centri di detenzione agendo al pari dei trafficanti, con cui "collabora".

L'Italia, è vero, non può accogliere tutti i migranti del mondo, e neppure quelli dell'Africa. Lo stesso l'Europa. Però, nel mentre si cerca di agire concretamente per evitare che il fenomeno delle migrazioni prosegua, anche l'Europa dovrebbe dividersi il peso dei migranti che arrivano dai Paesi "frontalieri"... in questo momento Grecia, Spagna e Italia. Questa è una richiesta anche di Salvini che, per promuoverla, ha pure "sequestrato" una nave della Guardia Costiera con tutte le persone a bordo. Però, nonostante il vicepremier pretenda che anche gli altri Paesi europei si facciano carico del problema migranti, allo stesso tempo esalta e ci porta ad esempio il premier ungherese Orban che si è sempre rifiutato di osservare le direttive di Bruxelles, e di migranti non ne ha accolti neanche uno.


L'opportunista Salvini, tra l'altro si dedica anche al rigoroso rispetto dell'ordine pubblico e della legge, tenendo aggiornati i suoi sostenitori social su ogni fatto di cronaca, piccolo o grande che sia, che veda protagonista in negativo chiunque non sia italiano e meglio se nero o proveniente dall'est...

Quindi, per il ministro dell'Interno Salvini non è stato pertanto un problema che il 23 marzo qualcuno abbia reso omaggio ai "Caduti della Rivoluzione Fascista" al Cimitero Monumentale di Milano e sia sfilato in Piazza San Sepolcro, dove nella Sala riunioni del Circolo dell'Alleanza Industriale, il 23 marzo del 1919, Benito Mussolini costituiva i Fasci italiani di combattimento, che successivamente dettero origine al partito fascista.

Alla stessa maniera, per Salvini, che ha promesso di sgomberare luoghi ed edifici occupati abusivamente, non è un problema che CasaPound ne abbia requisito uno nel centro di Roma, utilizzandolo anche per le proprie attività politiche. CasaPound, movimento non fascista ma che curiosamente promuove ed esalta tutto ciò che con il fascismo ha a che vedere, ha dichiarato che il 23 marzo 1919 "nasceva a Milano la più audace, la più originale e la più mediterranea ed europea delle Idee".


Ovviamente, Salvini è solo un opportunista e non un fascista, però è curioso che del fascismo non abbia mai di che lamentarsi e che il 25 aprile eviti accuratamente di festeggiarlo.

Autore Ugo Longhi
Categoria Politica
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