Nell'andata del playoff di Conference League la Fiorentina parte malissimo, va sotto di due gol in 12' e poi rimonta, ma all'89' subisce il gol del 3-3. In avvio un'ingenuità di Kayode manda sul dischetto Nagy, che trasforma, poi altro errore viola e Soisalo raddoppia. Un gran destro di Bianco si stampa all'incrocio e poco prima dell'intervallo la riapre Sottil.

Nella ripresa la viola alza i ritmi e, complici i cambi, ribalta la sfida. Armin Pecsi si supera per negare il pareggio al subentrato Moise Kean, ma nulla può su Martinez Quarta, che di testa firma il 2-2 al 67'.

Al 75' Kean sfrutta un errore della difesa ospite e con un gran diagonale firma la rete del sorpasso. Il vantaggio viene difeso poco dopo da uno strepitoso De Gea, che dice di no al colpo di testa da due passi di Jakub Plsek.

Sembra fatta, ma all'89' Wojciech Golla sigla di testa la rete del 3-3 sugli sviluppi di un corner. La Fiorentina dovrà conquistarsi l'accesso alla fase a gironi il 29 agosto in Ungheria.

Il commento alla gara del tecnico viola, Raffaele Palladino:

"È stata una brutta partenza, bisogna essere realisti. Ed è inspiegabile, subito sotto 2-0. Sia a livello tecnico che mentale, abbiamo fatto errori gravi che paghiamo. Poi siamo stati bravi a restare in gara, nel secondo tempo mi è piaciuto l'atteggiamento di squadra. Siamo scesi in campo con un'altra fame, abbiamo ripreso la gara e l'abbiamo rimontata. Il rammarico è il gol sul piazzato: non esiste. Bisogna analizzare ciò che abbiamo fatto di buono e non. Adesso non abbiamo un'identità di squadra chiara, questa è la situazione. Dobbiamo capire che si deve scendere in campo sempre con l'atteggiamento giusto"."Ovviamente abbiamo un percorso diverso rispetto a loro. Siamo in costruzione, tanti sono arrivati alla spicciolata. Quarta oggi infatti ha avuto i crampi, molti sono arrivati dopo lavorando poco. Ma non deve essere un alibi, piuttosto qualcosa che ci fa riflettere. Chiedo ai ragazzi di metterci qualcosa in più, ora dobbiamo ritrovare l'identità di squadra che ci manca. Ma sapevamo che l'inizio sarebbe stato difficile"."Non credo sia una questione di singoli. Chi è entrato, specie Kean e Dodo, hanno dato lo spirito giusto. Intraprendenza e fame, vorrei vederlo da tutti, ma oggi non è stato così. Parlerò con chi non è mi è piaciuto e sistemerò tutto. Ci vogliono le caratteristiche adatte per ciò che vorrei proporre io, la società sa dove intervenire. C'è grande sintonia, servono innesti in certe posizioni di campo. E soprattutto mi piacerebbe quella solidità di squadra che adesso non c'è. Siamo una via di mezzo, e non mi piace, bisogna subito svoltare. Sarà compito mio, come piccola giustificazione la squadra ha il fatto di essere stata assemblata in pochi giorni, perché tanti giocatori sono rientrati tardi. Quindi qualche carenza è anche normale, sono sicuro che con l'aiuto della società e dei ragazzi, presto, faremo meglio"."Speravo che l'esordio corrispondesse a una vittoria. C'è rammarico, ma non è tutto da buttare. Bisogna guardare anche il bicchiere mezzo pieno, la reazione c'è stata. Ma il terzo gol non si può prendere in modo così leggero"."Il club sa che in difesa e in mezzo al campo, ma anche sugli esterni, manca qualcosa. Ci sta lavorando h24, sono sicuro che arriveremo al 30 agosto con la rosa al completo".

FIORENTINA-PUSKAS AKADEMIA 3-3

9′ rig. Nagy (P), 12′ Soisalo (P), 45'+3 Sottil (F), 67′ Martinez Quarta (F), 75′ Kean (F), 89′ Golla (P)

FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea; Martinez Quarta, Pongracic, Ranieri; Kayode (45′ Dodò), Bianco (66′ Amrabat), Mandragora, Parisi; Colpani (56′ Ikoné), Sottil (78′ Kouamé); Beltran (45′ Kean). All. Palladino

PUSKAS AKADEMIA (4-3-3): Pecsi; Maceiras, Golla, Stronati, Ormonde-Ottewill (45′ Komaromi); Nissila, Favorov (81′ Colley), Plsek; Soisalo (74′ Levi), Puljic (82′ Szolnoki), Nagy. All. Hornyak

Ammoniti: Martinez Quarta (F), Nagy (P), Pongracic (F), Biraghi (F)