All'Estadio Benito Villamarín, i padroni di casa si impongono 2-1 nella semifinale d'andata. La Fiorentina va sotto con i gol di Ezzalzouli e Antony, ma Ranieri firma una rete pesante in vista del ritorno a Firenze.
Siviglia sorride al Real Betis, che si aggiudica la semifinale d'andata di UEFA Conference League con un 2-1 sulla Fiorentina. Una gara vivace, giocata a ritmi elevati e segnata da episodi chiave in entrambi i tempi. La squadra di Manuel Pellegrini ha mostrato maggiore lucidità sotto porta, ma il colpo di coda firmato da Luca Ranieri tiene ancora aperto il discorso qualificazione per i toscani di Raffaele Palladino.
La partita si mette subito in salita per la Viola. Dopo appena sei minuti, Bakambu brucia Comuzzo in velocità e serve a Ezzalzouli un pallone solo da spingere in rete. L'esterno marocchino non sbaglia e sblocca la gara con un destro secco che batte De Gea. Il Betis cavalca l'onda dell'entusiasmo e sfiora il raddoppio con Isco, che però manca il bersaglio da buona posizione dopo un regalo di Pongračić.
La Fiorentina fatica a reagire, ma prova a farsi viva con Mandragora, che sfiora il palo di testa su cross di Gosens. Poco prima del riposo, anche Bartra ha un'occasione d'oro sugli sviluppi di un corner, ma alza troppo la mira da due passi.
Nel secondo tempo Palladino cambia le carte: dentro Kean per un evanescente Beltrán. L'ingresso dell'italiano dà più peso all'attacco e i Viola sfiorano il pari con Gudmundsson, che spreca tutto davanti a Vieites dopo una bella invenzione di Parisi. Dall'altra parte, De Gea tiene a galla i suoi con un riflesso da campione sul colpo di testa di Bartra.
Al 64', però, la pressione del Betis paga: Antony, dopo una prima conclusione murata da Ranieri, trova spazio dal limite e trafigge De Gea con un destro potente e preciso. Sembra il colpo del KO, ma la Fiorentina ha il merito di non disunirsi.
Al 73' arriva il gol che riapre tutto: Mandragora illumina per Gosens, perfetto nel servire Ranieri, che si inserisce e col mancino fulmina Vieites. I Viola spingono, ci provano ancora con Gosens (vicinissimo al 2-2) e soffrono nel finale quando Bartra grazia De Gea mancando il tris.
Il 2-1 finale lascia l'amaro in bocca al Betis, che avrebbe potuto ipotecare la finale, e dà invece ossigeno alla Fiorentina, chiamata ora a completare la rimonta l'8 maggio al Franchi. La squadra di Palladino dovrà fare qualcosa in più in fase offensiva, ma ha dimostrato di poter restare aggrappata al sogno europeo.