"Una nación indivisible con libertad y justicia para todos".

Forse sono sufficienti queste parole rivolte ai presenti da Jennifer Lopez, che ha cantato This Land is Your Land e America the Beautiful, i brani più adatti per descrivere il ritorno alla normalità dell'America, nel giorno del giuramento per l'ingresso in carica di Joe Biden come 46° presidente degli Stati Uniti

Nel suo primo discorso, Biden ha chiesto infatti di porre fine alla "guerra incivile" dichiarata da Trump, ricordando che quello odierno è un giorno in cui si celebra la democrazia e che gli Stati Uniti hanno "molto da riparare". Nel suo discorso inaugurale Biden ha parlato anche di "speranza", dichiarando che adesso gran parte del suo lavoro sarà dedicato a "rimettere insieme l'America", promettendo di essere "un presidente per tutti gli americani", compresi quelli che hanno votato per l'altro candidato.


Erano ormai oltre quattro anni che non si sentivano pronunciare parole simili a Washington. Parole che in tempi normali sarebbero state definite scontate, se non addirittura banali... ma non al tempo di Trump e del sovranismo, un termine ipocrita che ha permesso di sdoganare, razzisti, fascisti, nazisti... non solo negli Stati Uniti, ma anche nel resto del mondo.

Alla cerimonia di insediamento ha partecipato l'ex vicepresidente Pence, mentre il precedente inquilino della Casa Bianca è "fuggito" di prima mattina insieme alla moglie per rifugiarsi nella sua tenuta in Florida.

Alla cerimonia erano presenti anche gli ex presidenti Barack Obama, di cui Biden è stato vice per otto anni, Bill Clinton e George W. Bush.

Oltre a Jennifer Lopez e Garth Brooks, alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche Lady Gaga, che ha cantato l'inno nazionale. 

In serata, il concerto al Lincoln Memorial organizzato da Tom Hanks a cui prenderanno parte Bruce Springsteen, John Legend, Jon Bon Jovi, Justin Timberlake e Demi Lovato.

Quest'oggi è stata una giornata speciale anche per Kamala Harris che, dopo aver prestato giuramento, è diventata la prima donna a ricoprire l'incarico di vicepresidente degli Stati Uniti.


E dopo i festeggiamenti, per Biden inizierà il lavoro vero, che lo vedrà affrontare l'emergenza Covid, fuori controllo in Usa a causa dell'inazione di Trump nel contrasto alla pandemia, e molte altre questioni sul tavolo a cui, fin da subito, il neo presidente ha dichiarato di voler metter mano:

  • il rientro degli Usa negli accordi di Parigi sul clima, 
  • la revoca della concessione per l'oleodotto Keystone XL,  
  • la revoca delle politiche di Trump sull'immigrazione, 
  • nuove regole anti-Covid per i dipendenti federali, 
  • fine al divieto di ingresso in Usa per i visitatori di alcune nazioni, principalmente musulmane.


Non si può dire fin d'ora quanto sarà migliore l'America di Biden rispetto a quella di Trump. Già fin d'ora si può dire che comunque, almeno un po', lo sarà di sicuro!