Poco meno di una settimana fa, il comitato di esperti che in Israele si occupa di controllare e gestire l'andamento del contagio nel Paese aveva raccomandato la somministrazione di una quarta dose del vaccino Pfizer-BioNTech agli over 60, ai medici e alle persone immunodepresse.

"Una notizia meravigliosa che ci aiuterà a superare l'ondata dovuta ad Omicron che sta travolgendo il mondo", aveva dichiarato il premier  Bennett, aggiungendo che "i cittadini di Israele sono stati i primi a ricevere la terza dose del vaccino contro il Covid-19 e stiamo continuando a fare i pionieri anche con la quarta dose".Israele, per il momento,  ha però deciso di effettuare ulteriori verifiche prima dell'avvio di una eventuale quarta campagna vaccinale.

Si chiama Orna Rahminov ed è un'infermiera che lavora presso l'ospedale Sheba di Tel Aviv che quest'oggi è stata la prima persona a ricevere la seconda dose di richiamo di Comirnaty  per lo studio che ne dovrà verificare efficacia e sicurezza e che interesserà circa 150 membri dello staff medico dell'ospedale.

"Onorata di essere stata scelta", ha detto l'infermiera in una dichiarazione riportata sul sito Facebook dell'ospedale "Ho fiducia nei vaccini".

Lo studio - il primo al mondo secondo i media e in stretto contatto con il ministero della Sanità - coinvolge 6.000 persone, oltre i 150 operatori sanitari dello Sheba.

"La ricerca - ha detto la professoressa Gili Regev-Yochay, direttore dell'Unità di epidemiologia delle malattie infettive presso lo Sheba - saggerà gli effetti della quarta dose sul livelli di anticorpi sulla prevenzione del contagio e controllerà la sua sicurezza".

Nel frattempo il ministero della Sanità dello Stato ebraico ha autorizzato la somministrazione in emergenza per il farmaco orale Paxlovid della Pfizer contro il Covid-19. Israele ne ha ordinato migliaia di dosi con l'obiettivo di combattere la variante Omicron: dosi che dovrebbero arrivare nel Paese già da mercoledì prossimo.