La Le Pen a Pontida: l'Europa intera guardava all'Italia con ammirazione quando Salvini era al Viminale
Negli anni 60, gli "urlatori" erano i primi cantanti che introducevano il rock in Italia. Oggi, gli urlatori sono solo i politici che dal palco dei loro comizi alzano il "volume" per sostenere e dar credibilità alle boiate che dicono, in modo da scaldare la piazza che li ascolta e che, a sua volta, applaudendo e gridando ad ogni impennata della voce dell'amato leader, finisce per non capire un'acca di ciò per cui si entusiasma... e alla fine le persone sono soddisfattissime per non aver sentito (e capito) nulla di ciò per cui si sono così tanto entusiasmate.
Ne è riprova quello che è accaduto oggi a Pontida, durante l'annuale raduno della Lega, "in particolar modo" in relazione a quanto ha detto l'invitata speciale, Marine Le Pen, presidente del Rassemblement National, il partito dei fascisti francesi.
Qual è la boiata più incredibile, tra quelle sciorinate durante il suo intervento dalla Le Pen? Questa...
"Difendiamo i nostri popoli contro l’ondata migratoria oggi organizzata, come ha brillantemente fatto Matteo [Salvini, ndr.] con così tanto coraggio e combattività quando aveva il potere di farlo, riducendo in modo spettacolare l’arrivo dei migranti. Forse non sapete che in quel momento l’Europa intera guardava l’Italia, guardava il vostro Paese con ammirazione di fronte a così tanta determinazione e noi, i vostri alleati, eravamo orgogliosi della Lega e di Salvini [vedi foto in alto, ndr]. Attendiamo, cari amici, che quel momento ritorni, per l’Italia certo ma anche per la Francia".
Per chi non ci credesse...
A questo punto, è inutile aggiungere altro. Che senso avrebbe?
Comunque, per i più curiosi, nel suo intervento la Le Pen ha proposto una "dichiarazione dei diritti delle nazioni e dei popoli" da promuovere a livello europeo per... "rimettere l'Ue al suo posto". Una critica alle istituzioni europee in linea con l'idea di Salvini di un'Europa "sorda e cieca".
Mentre i due da Pontida lanciavano strali contro Bruxelles, Giorgia Meloni aveva costretto a Lampedusa la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per far credere di aver coinvolto l'Europa nel tentativo di rallentare gli arrivi di migranti dal nord Africa... ad ulteriore conferma di quanto i leader dei due principali partiti di maggioranza abbiano idee poco convergenti sull'Europa e sui rapporti da tenere con le istituzioni europee.
E questo nonostante la campagna per le politiche europee di giugno 2024 non sia "ufficialmente" ancora iniziata.