"Oggi, dopo molti mesi di intensa diplomazia da parte degli Stati Uniti, insieme a Egitto e Qatar, Israele e Hamas hanno raggiunto un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi. Questo accordo fermerà i combattimenti a Gaza, aumenterà l'assistenza umanitaria tanto necessaria ai civili palestinesi e riunirà gli ostaggi alle loro famiglie dopo oltre 15 mesi di prigionia.Ho delineato i contorni precisi di questo piano il 31 maggio 2024, dopo di che è stato approvato all'unanimità dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. È il risultato non solo dell'estrema pressione a cui è stata sottoposta Hamas e della mutata equazione regionale dopo un cessate il fuoco in Libano e l'indebolimento dell'Iran, ma anche della tenace e scrupolosa diplomazia americana. La mia diplomazia non si è mai fermata nei loro sforzi per ottenere questo risultato.Mentre accogliamo questa notizia, ricordiamo tutte le famiglie i cui cari sono stati uccisi nell'attacco di Hamas del 7 ottobre e le tante persone innocenti uccise nella guerra che ne è seguita. È da tempo che i combattimenti devono finire e che deve iniziare il lavoro di costruzione della pace e della sicurezza. Penso anche alle famiglie americane, tre delle quali hanno ostaggi viventi a Gaza e quattro in attesa della restituzione delle spoglie dopo quella che è stata la più orribile prova immaginabile. Con questo accordo, siamo determinati a riportarli tutti a casa. Ne parlerò più avanti. Per ora, sono emozionato che coloro che sono stati tenuti in ostaggio si stiano ricongiungendo alle loro famiglie".

Così la Casa Bianca ha commentato l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza. Inutile commentare le incommentabili parole di Biden, il cui fine mandato meriterebbe adeguati festeggiamenti al pari di quelli per il raggiungimento della fine (temporanea) del conflitto... se non fosse conseguente all'entrata in carica di un presidente come Trump che sarà sicuramente più disastroso di quanto lo sia stato lui.

Adesso, per Netanyahu si apre un fronte interno, rappresentato dai due nazi-sionisti Smogtrich e Ben Gvir, i cui gruppi parlamentari sono indispensabili per sostenere l'esecutivo attualmente in carica. Se non dovessero lasciare il governo - la loro intenzione era che nella Striscia si dovesse continuare a combattere, anche se non era ben chiaro fino a quando - contratteranno il loro sostegno a Netanyahu con il via libera di  ulteriori insediamenti di terroristi ebrei (altrimenti conosciuti come coloni) in Cisgiordania... creando così ulteriori motivi di instabilità nella regione.

Finché la comunità internazionale non si deciderà a "sanzionare" la folle logica sionista che anima  lo Stato ebraico, qualsiasi cessate il fuoco non potrà che essere solo temporaneo.