Giorgia Meloni: «La politica dell'accoglienza incontrollata porta insicurezza, delinquenza, degrado e aiuta i terroristi islamici. Lo diciamo ormai da anni: l'unica vera soluzione al problema è un blocco navale al largo delle coste libiche per impedire ai barconi di partire. Il resto sono chiacchiere e propaganda.»
Matteo Salvini: «Ucciso stanotte vicino a Milano il killer di Berlino. Sono fiero delle nostre Forze dell'Ordine, sono preoccupato perché i terroristi spesso scelgono l'Italia (che fa fare a tutti quel che vogliono) come punto di partenza e di arrivo: l'assassino passeggiava tranquillo per strada! Intanto arresti di presunti terroristi in Germania e Australia. Ah già, ma è solo un caso, l'Islam è una religione di pace.....»
Beppe Grillo: «L'Italia sta diventando un viavai di terroristi, che non siamo in grado di riconoscere e segnalare, che grazie a Schengen possono sconfinare indisturbati in tutta Europa. Bisogna agire ora. [...] Fino a oggi è stato il tempo del dolore, della commozione, della solidarietà. Adesso è il momento di agire e proteggerci.»
Dal blocco navale (!) della Meloni, che ha scambiato le carrette del mare per degli incrociatori, si va alla sospensione di Schengen di Grillo che, a giorni alterni, certe volte fa il garante delle regole del Movimento 5 Stelle, altre - invece - le detta!
Nella maggior parte dei casi, in Italia, l'istinto che viene dalla pancia supera di gran lunga il ragionamento che viene dal cervello. La politica non solo non fa eccezione a tale regola, ma addirittura ne è alimentata.
In Italia, si (s)ragiona con la pancia, e qualsiasi occasione si presti per fare propaganda politica è sempre ben accetta. La vicenda dell'attentato a Berlino e quella collegata del suo autore ucciso poi a Sesto San Giovanni, ne sono l'ennesima dimostrazione.
Sull'attentato di Berlino, questo è stato il commento di Angela Merkel.
«Penso alle persone che sono morte e a quelle che sono rimaste ferite. Tutto il Paese è con voi, con le persone colpite da questa tragedia. Penso a chi è intervenuto sul luogo della tragedia. Ancora non abbiamo moltissimi dettagli in merito a quello che è accaduto, ma dobbiamo restare uniti. Sappiamo che la persona che ha agito era in Germania. Continueremo a dare sostegno alle persone che vogliono integrarsi nel nostro Paese. Non vogliamo vivere nella paura anche se queste sono le ore della paura nel nostro Paese.»
Non si nota una leggera differenza con le dichiarazioni precedenti?